Per superare la prima barriera, i candidati che vogliono entrare in Esselunga dovranno vedersela con un sistema fatto di mail, sms e video interviste nelle quali saranno sperimentati algoritmi di intelligenza artificiale. La catena di supermercati, che ha 23.500 addetti e un fatturato di quasi otto miliardi di euro, ha infatti digitalizzato la selezione con un progetto nato a fine 2018 che ieri è stato premiato dall’osservatorio hr innovation practice della School of management del Politecnico di Milano insieme a Banca IFIS, Engineering Ingegneria Informatica, Gruppo Kering, Gruppo Mondadori, MailUp Group, Regione Emilia-Romagna e Zambon.
In Esselunga la digitalizzazione della selezione nella catena di supermercati però non si ferma qui: è infatti allo studio una chatbot per indirizzare i candidati verso la posizione che risponde meglio alle loro competenze e alle loro aspettative. In passato l’iter selettivo era molto tradizionale e prevedeva una convocazione al telefono, colloqui di gruppo con circa 60 persone, micro-assessment in gruppi più piccoli con circa 12 persone e infine un colloquio individuale.
Il nuovo metodo prevede che il contatto avvenga via sms ed email e che vi sia un colloquio in differita di 10 minuti. In questo modo il gruppo riesce ad effettuare il primo screening passando dalla gestione di 50mila telefonate alla gestione di 20mila contatti. Alla video intervista vengono poi applicati algoritmi di intelligenza artificiale per individuare un ranking di candidati in base alla valutazione di specifiche soft skill riconosciute dall’algoritmo. I migliori candidati del ranking, poi, verranno invitati per fare un video colloquio live che darà accesso all’ultimo passaggio e cioè il colloquio fisico nella sede di Esselunga. Il primo bilancio della sperimentazione del recruiting digitale fa dire che nei prossimi 18 mesi verranno effettuati 28mila colloqui fisici in mneo, rispetto a quelli sostenuti nello stesso arco temporale attraverso la precedente modalità di recruiting.
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