Con 80 milioni di euro di fatturato realizzato all’estero, di cui quasi 50 milioni consolidati nel bilancio di gruppo (stime 2019), BolognaFiere è la prima società fieristica in Italia per internazionalizzazione. «Il nostro cavallo di battaglia resta la piattaforma Cosmoprof – puntualizza il dg Antonio Bruzzone - che da sola vale 42 milioni di business estero. Ma ci sono anche calzature, zootecnia, editoria, tutti segmenti in cui stiamo allargando la nostra presenza mondiale e in cui non escludiamo nuove acquisizioni. Ciò non significa trascurare il mercato interno: stiamo lavorando a ritmo serrato a Bologna per realizzare il piano di investimenti da 138 milioni di euro e arrivare a 140mila mq di superficie netta espositiva entro il 2024».
Sei le società collegate a BolognaFiere oltre i confini (e 30 gli eventi organizzati), a partire da BolognaFiere China Ltd (che a sua volta possiede con una quota del 49% la società Rongbo assieme a Shanghai Culture Co. Ltd.) e Cosmoprof Asia Ltd, joint venture paritetica con il big inglese di eventi e comunicazione Informa Group (multinazionale da 11mila dipendenti e 2,7 miliardi di euro di fatturato che lo scorso anno ha inglobato il competitor Ubm con cui era alleato il quartiere bolognese). «A Shanghai abbiamo appena inaugurato i nuovi uffici, dove lavorano 37 nostri dipendenti che non solo gestiscono i saloni locali, ma ci supportano nell’organizzare collettive per i grandi saloni italiani come Eima o Autopromotec», aggiunge il dg. Negli Usa il quartiere di via Michelino ha presidi diretti attraverso sia BolognaFiere Usa Inc (controllata al 100%) sia North America Beauty Events Llc, al 50% con Pba; mentre nel Vecchio Continente è diventato il primo riferimento nel campo della bellezza dopo l’acquisizione, lo scorso agosto, del 60% di Health & Beauty Holding, società tedesca che opera nel settore della cosmesi come organizzatore fieristico e come editore di riviste e digital. Un’operazione che ha portato il network BolognaFiere a espandersi in Svizzera, Francia, Polonia, Ungheria, Romania, Grecia, Slovacchia, Slovenia e Dubai.
Sulla rete Cosmoprof «continueremo a investire», anticipa Bruzzone. Dopo Cosmoprof Hong Kong e Las Vegas, «stiamo aprendo la seconda edizione di Cosmoprof India a Mumbai e nel 2020 lanceremo un nuovo evento nel Sud della Cina e potenzieremo la presenza in Indocina in partnership con Informa, con cui già gestiamo i saloni di Manila, Ho-Chi-Min, Kuala Lumpur e Singapore. L’alleanza che avevamo con Ubm si è addirittura rafforzata dopo il suo ingresso, la scorsa estate, nel gruppo Informa. Di fatto la nuova collaborazione è iniziata quest’anno e in pochi mesi abbiamo già firmato due nuovi eventi». Il raggio di azione di BolognaFiere si sta allargando anche al versante americano: debutterà quest’anno a Las Vegas, in parallelo a Cosmoprof, la prima edizione di Cosmopack, fiera focalizzata sul contoterzismo nel packaging cosmetico, sulla scia del riuscito abbinamento già sperimentato a Hong Kong. Così come si sta rafforzando il ruolo bolognese a San Paolo del Brasile per la Feira internacional de beleza profissional e la presenza a Belleza y salud di Bogota, in Colombia. «Ma non c’è solo la cosmesi nel nostro portafoglio estero: organizziamo da oltre 20 anni la campionaria semestrale delle calzature Obuv Mir Kozhi a Mosca che continua a crescere ed è leader in Russia – sottolinea Bruzzone -. Paese dove stiamo crescendo anche con Parkzoo, nel settore pet. E sempre in Russia lanceremo il prossimo anno la fiera del libro per ragazzi, in sinergia con un operatore locale, dopo il successo della New York Right’s Fair e l’edizione di Shanghai dell’editoria per i giovani che si terrà invece a novembre 2019».
Un panorama denso di impegni all’estero che non oscura però il quartier generale bolognese, dove lo scorso 29 maggio è stato presentato il miglior bilancio della storia, con 171 milioni di euro di fatturato consolidato 2018 (+35,5% in un anno), 36,5 milioni di Ebitda (+46,6%) e 10,9 milioni di utile, tanto da anticipare di un anno la distribuzione di un dividendo agli azionisti, programmato per il 2020. «Numeri che, assieme a una posizione finanziaria netta di 39,3 milioni, ci danno la tranquillità necessaria per sostenere gli impegni finanziari legati al piano di restyling qui a Bologna – conclude il dg – e per proseguire il lavoro di scouting di nuove opportunità di M&A all’estero, sia nei nostri segmenti di specializzazione sia con i partner che organizzano saloni a Bologna, come Cersaie, Autopromotec o Eima».
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