Il caso Whirlpool è ancora lontano da una soluzione definitiva ma ora c’è una schiarita. Il tavolo al ministero dello Sviluppo economico con azienda e sindacati ha fruttato almeno la riapertura del dialogo e l’azienda ha confermato «di non voler chiudere e nemmeno disimpegnarsi dal sito di Napoli», mostrandosi quindi disponibile a ragionare sul proseguimento dell'attività. Una disponibilità che, secondo il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio «è il presupposto per ricominciare il dialogo».
Nel corso del confronto Di Maio aveva ribadito quelli che considera i tre pilastri per riprendere una dialettica costruttiva con l’azienda: «No alla chiusura del sito di Napoli, no al disimpegno di Whirlpool, oltre al mantenimento dei livelli occupazionali». L’amministratore delegato di Whirlpool Italia, Luigi La Morgia, però, ha sottolineato come «dopo l’atto del ministro martedì – la direttiva con la revoca degli incentivi erogati in base al piano firmato nel 2018, ndr – non siamo in condizione di trovare una soluzione». Soluzione che dovrebbe essere illustrata alla prossima riunione fissata per lunedì. «Lunedì ascolteremo l’azienda per capire che soluzioni ci porteranno». Così, secondo quanto riporta Radiocor, si è espresso Di Maio a conclusione del tavolo. «Tenete duro e non mollate. Sono con voi», ha detto il ministro a fine tavolo parlando con lavoratori.
Whirlpool: massima apertura
«L’azienda ha dato massima apertura alle indicazioni del ministro Di Maio per cominciare dalla settimana prossima a lavorare
concretamente per trovare una soluzione che assicuri il massimo livello di occupazione e altrettanto assicuri la continuità
di un assetto industriale» dello stabilimento di Napoli. A dirlo, secondo l’agenzia Radiocor, è il responsabile della comunicazione
di Whirlpool Italia alla fine dell'incontro al Mise sul futuro del sito di Napoli. «Ci siamo impegnati a partire dai primi
giorni della settimana prossima a presentare la nostra proposta», ha aggiunto.
L’azienda: valuteremo le misure firmate dal ministro
«Durante l'incontro - prosegue la nota - Whirlpool ha confermato l’importanza strategica dell’Italia all’interno della regione
Emea, sia dal punto di vista industriale che commerciale. Whirlpool, azienda leader nel settore degli elettrodomestici, negli
ultimi anni è stata uno dei maggiori investitori in Italia. Con la firma del Piano Industriale, Whirlpool ha confermato la
sua intenzione a continuare su questo percorso».
Whirlpool, riporta Radiocor, «si riserva di valutare nel dettaglio le misure incluse negli atti di indirizzo firmati ieri
dal ministro Di Maio e rivolti rispettivamente al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Mise e ad Invitalia,
i cui dettagli sono tuttora sconosciuti. Questi atti potrebbero, infatti, rappresentare importanti elementi di novità per
il Piano Industriale dell'Azienda e per la sua competitività industriale in Italia».
Vigilia di tensione con la direttiva revoca-incentivi
Il confronto di mercoledì pomeriggio coincideva con la scadenza dell’ultimatum lanciato dal ministro Luigi Di Maio nei giorni
precedenti: «Se l’azienda non presenterà al tavolo una soluzione in linea con gli accordi presi, le verranno revocati i fondi
pubblici» aveva detto il ministro che martedì, alla vigilia del tavolo, ha firmato la direttiva per la revoca, salvo poi precisare: «Sono pronto a ricredermi se lo stabilimento non sarà chiuso e resterà dov’è».
Le reazioni dei sindacati
Sulla vertenza Whirlpool «siamo finalmente riusciti a riaprire uno spiraglio di dialogo con l’azienda, sulla base di un presupposto:
che non si disimpegni da Napoli» afferma il segretario nazionale della Uilm, Gianluca Ficco, al termine dell’incontro, segnalando
tuttavia: «Sappiamo che non sarà facile passare da una dichiarazione aziendale generica di disponibilità a trovare una soluzione
alla risoluzione effettiva della vertenza». Cauta la reazione della Fiom: sull'annuncio di Whirlpool riguardo al sito di Napoli
«non disimpegno non vuole ancora dire tutto, ma è un passo avanti. Poi, siccome sono inaffidabili questo è l’ultimo tempo
che gli diamo per dimostrarci la loro affidabilità» afferma la segretaria nazionale della Cgil, Barbara Tibaldi.
L’accusa di Calenda: Di Maio sapeva
«Luigi Di Maio ha mentito al Paese e agli operai su Whirlpool» ha detto l’eurodeputato Pd ed ex ministro dello Sviluppo economico
Carlo Calenda alla vigilia del tavolo al Mise. «Sapeva della chiusura di Napoli da inizio aprile. Ha incaricato Invitalia
di analizzare il nuovo possibile investitore in sostituzione di Whirlpool. Non ha ricevuto i sindacati che hanno chiesto incontro,
ha aspettato le europee e poi ha fatto scene indecorose di finta indignazione. Si deve vergognare».
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