Più che nelle tecnologie o nella connettività, la vera sfida del modello italiano verso la quarta generazione industriale sta nell’adeguatezza del capitale umano. Il futuro della cosiddetta manifattura digitale, quindi, si gioca sulla combinazione di investimenti in tecnologia e investimenti nella formazione e il nodo dell’Industry 4.0 si connette con alcuni dei temi più attuali del dibattito sul lavoro.
Dall’istruzione con l’alternanza scuola-lavoro per arrivare alla “manutenzione” del bagaglio di skill di chi è già occupato e al contributo della ricerca all'impresa attraverso i nuovi «competence center», nel Piano Industria 4.0 presentato dal Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, il capitolo delle competenze e della loro costruzione è ambizioso e dettagliato. Ma è anche realistico? E ci sarà anche bisogno di un nuovo set di regole per definire l’organizzazione e il ruoli degli uomini impegnati nei nuovi processi, che coinvolgeranno non solo le macchine, ma anche tutta la vita del prodotto ? Ne parliamo in una intervista video studio con Francesco Seghezzi, direttore di Adapt Press, sul canale lavoro Job24.
(R.San.)
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