Management

Master in management, università Bocconi sesta al mondo

  • Abbonati
  • Accedi
università

Master in management, università Bocconi sesta al mondo

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Tempi rapidi d’inserimento nel mercato del lavoro, ottime prospettive di stipendio e di carriera, aule sempre più internazionali. Sono queste le carte vincenti che hanno portato il master in management dell'università Bocconi di Milano al sesto posto nella classifica del Financial Times2018, guadagnando quattro gradini rispetto allo scorso anno. Una laurea specialistica in lingua inglese che “assicura” ai propri laureati un posto di lavoro a tre mesi dal titolo (100% di placement), vanta il 35% degli studenti provenienti dall'estero e il 34% di docenti internazionali.

Gli studenti iscritti al corso nel 2017/18 sono stati 143, per una retta biennale di circa 26mila euro.
Nelle prime 100 posizioni del ranking del Financial Times sono presenti anche la Luiss di Roma- che passa dal 94esimo all'89esimo posto, costo del master 22mila euro – e la School of management del Politecnico di Milano (che scende al 95esimo posto dall'84esimo), costo del master 7.452 euro.

In vetta al ranking nessun colpo di scena rispetto al passato: primo posto confermato al master in strategy and international management dell’università St. Gallen in Svizzera (costo: circa 9mila euro), seguito da quello di Hec Paris (costo: 37mila euro). In terza posizione sale invece il master in management della London business school (quarto lo scorso anno, al costo di 29.900 sterline, l’equivalente di 35.550 euro).

Quarto è il master della business school francese Essec (costo: 40mila euro), mentre al 5° posto troviamo il corso di Escp Europe (che guadagna una posizione) che tra i suoi sei campus sparsi per l’Europa vanta anche quello di Torino.Il master in management di Escp Europe (costo: 36.800 euro) è tra i migliori al mondo per la categoria “International course experience”, la componente di esposizione internazionale del master, data dalla composizione studentesca (internazionale per l'86%) e del corpo docenti (78%), dalla struttura del percorso di studio e dal range di opportunità lavorative post programma dove è in grado di veicolare i propri studenti.

© Riproduzione riservata