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Dal naso alla sarta di atelier, indagine sui mestieri della moda

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Dal naso alla sarta di atelier, indagine sui mestieri della moda

Prosegue il racconto delle professioni della moda: dopo i visual merchandiser, che si occupano delle vetrine e sono un profilo sempre più ricercato, è stata la volta dei “nasi”, i creatori di profumi, e delle sarte degli atelier couture. Il prossimo appuntamento è con il gemmologo, lunedì 19 febbraio.

Il racconto del mestiere del naso è affidato a Laura Bosetti Tonatto, una delle poche donne nel settore, che parla del suo percorso professionale, con il lancio nel 2015 a lanciare il suo marchio “Essenzialmente Laura” e inaugurare una boutique in via dei Coronari a Roma.

Per quanto riguarda i professionisti del “visual display” (nel caso delle vetrine) o del “visual merchandising” (in senso più ampio, nel caso degli allestimenti interni), si tratta di profili che nell'epoca di internet non hanno perso proprio peso e continuano a offrire molte opportunità di lavoro.

Infine, il mestiere della sarta - o del sarto - d’atelier attraverso il racconto di chi crea la hate couture di Valentino, nell’atelier di piazza Mignanelli a Roma.

Un lavoro fatto di sacrifici ed emozioni, che la maison ha raccontato anche attraverso i social con il progetto #mynameisvalentino, 10 video da un minuto ciascuno in cui altrettante sarte e sarti spiegano l’origine della propria passione.

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