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la guerra del califfato

L’Egitto bombarda l’Isis e chiama Onu. Battaglia per Sirte, orrore in Iraq: 45 persone arse vive

L'Egitto continua a martellare le postazioni dell'Isis in Libia ed esorta la comunità internazionale ad unirsi alla sua campagna aerea, estendendo al Nordafrica i raid contro lo Stato islamico in Siria e Iraq. Ma in serata, dopo una telefonata tra Renzi e Hollande nella quale si è ribadita la piena identità di vedute sulla centralità di una “iniziativa diplomatica” in ambito Onu, e alla vigilia di una riunione del Consiglio di Sicurezza, l'Occidente si mostra unito su una soluzione “politica” del conflitto.

Il tutto mentre - secondo al Jazeera - le milizie di Misurata, vicine al governo islamista di Tripoli non riconosciuto dalla comunità internazionale, starebbero assediando con la “Brigata 166” Sirte, la città conquistata di recente dallo Stato islamico, per liberarla dai jihadisti. Ma una grande confusione regna sulla situazione a Sirte e su chi controlla la città libica espugnata la settimana scorsa dalle milizie dello Stato Islamico.
Di segno del tutto opposto i tweet degli internauti seguaci del Califfato nero i quali sostengono anzi il contrario affermando che sarebbero gli uomini di Abu Bakr al Baghdadi ad essersi «messi in cammino» per liberare Misurata.

Intanto anche il governo «laico» di Tobruk ha annunciato che la sua aviazione ha «bombardato le postazioni dei terroristi dell'Isis» nella città di Sirte.
Da quando giovedì scorso uomini del Califfato nero hanno preso sotto il loro controllo la sede di due stazioni radio e numerosi edifici pubblici di Sirte, la situazione nella città non è chiara.

I governi occidentali: la soluzione è politica
«I governi di Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti condannano fermamente tutti gli atti di terrorismo in Libia. L'efferata uccisione di 21 cittadini egiziani, da parte di terroristi affiliati all'Isis, sottolinea ancora una volta l'impellente necessità di una soluzione politica del conflitto». E' quanto si legge in una dichiarazione congiunta diffusa in serata.

Telefonata Renzi-Hollande
Il premier Matteo Renzi ha avuto nel pomeriggio un colloquio telefonico con il presidente francese Francois Hollande. Piena identità di vedute, spiegano fonti di Palazzo Chigi, sulla centralità dell'iniziativa diplomatica da mettere in campo in ambito Onu per promuovere stabilità e pace in Libia.

Orrore Isis: 45 arsi vivi in Iraq
Nuovo orrore firmato dall'Isis: i jihadisti avrebbero bruciato vive 45 persone ad al-Baghdadi, nella provincia di Anbar. Lo afferma senza dare altri dettagli un ufficiale della polizia locale, colonnello Qasim al-Obeidi, citato dalla Bbc. In precedenza si era appreso dell'uccisione di almeno 27 poliziotti iracheni nella stessa città.
L'ufficiale di polizia non è stato in grado di fornire elementi precisi sulle circostanze di questo presunto nuovo massacro, limitandosi a dire di ritenere che le vittime fossero uomini delle forze di sicurezza. Di qui l'ipotesi che si possa trattare di un aggiornamento delle notizie sulla strage di poliziotti diffusa nelle ore precedenti. Obeidi ha aggiunto che una complesso condominiale in cui vivono le famiglie del personale di polizia locale è tuttora sotto attacco dei jihadisti nella zona e ha invocato «aiuto dalla comunità internazionale» oltre che del governo di Baghdad. L'Isis è da tempo all'offensiva nella provincia di Anbar e la città di al-Baghdadi, assediata da mesi, è caduta la settimana scorsa in gran parte nelle mani dei miliziani secondo fonti locali.

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