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Raid egiziani sulla Libia. Contro Isis, esercito di Tripoli non vuole…

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decine le vittime dei bombardamenti

Raid egiziani sulla Libia. Contro Isis, esercito di Tripoli non vuole militari ma armi

Nella notte l’aviazione egiziana ha nuovamente bombardato le postazioni Isis in Libia, compiendo sette raid a Derna, con «decine di morti e un numero imprecisato di feriti», secondo media egiziani che citano fonti ufficiali libiche. Ai raid, che hanno colpito anche il Tribunale della Sharia istituito dai jihadisti, hanno partecipato anche aerei libici. Le incursioni sulla Libia «sono parte del diritto dell'Egitto all'autodifesa per proteggere i nostri figli», ha detto il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shouky alla tv Al Arabiya, mentre il presidente egiziano al Sisi si è appellato al Consiglio di sicurezza dell'Onu perchè adotti una risoluzione per un intervento internazionale in Libia.

Cosa vuole Tripoli
I raid sono fortemente avversati, però, dal governo di Tripoli (non riconosciuto dalla comunità internazionale) che parla di «violazione» e di «attacco terroristico» e si appella anch’esso all’Onu, mentre il governo riconosciuto di Tobruk, solamente ieri, aveva esortato la comunità internazionale a mobilitarsi con azioni militari « o questa minaccia (l'Isis) si sposterà nei Paesi europei, in particolare l'Italia». Qui, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è riunito questa mattina a Palazzo Chigi con i ministri degli esteri Paolo Gentiloni, degli Interni Angelino Alfano e della difesa Roberta Pinotti assieme al sottosegretario Marco Minniti per discutere proprio della situazione libica. Nell'incontro è stato ribadito l'impegno italiano per una forte azione diplomatica in ambito Onu e il sostegno per una iniziativa urgente al Consiglio di Sicurezza che promuova stabilità e pace in Libia.

I militari libici chiedono armi ma non intervento militare, secondo il sito di Al Ahram che riporta le parole colonello Al-Mosmari che quantifica le perdite fra i jihadisti a causa dei raid: 60 uccisi fra cui 12 foreign fighters.

«L’Isis si vendicherà con nuovi sequestri»
Intanto, secondo il quotidiano saudita «al Riadh», che cita fonti ritenute bene informate dello Stato islamico, il califfo Abu Bakr al Baghdadi sarebbe pronto a vendicarsi dei raid aerei su Sirte e Derna, ordinando nuovi rapimenti di lavoratori egiziani in Libia. Secondo il giornale «al Baghdadi ha pronta un'operazione veloce per vendicare i raid in Libia». Il quotidiano ha rivelato inoltre che «al Baghdadi ha inviato di recente un piccolo gruppo di suoi uomini a Sirte, approfittando dell'assenza di sicurezza nel paese, per formare un nucleo dello Stato islamico e diffondere l'ideologia del califfato. Ha trovato terreno fertile riuscendo a reclutare libici di Ansar al Sharia e sfruttando la presenza di tunisini reduci a Siria e Iraq che le autorità di Tunisi hanno respinto alla frontiera. Il nucleo inviato da al Baghdadi è riuscito infine a reclutare anche elementi legati al passato regime di Muammar Gheddafi.

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