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Lotta all’evasione fiscale e riforma Pa: la Grecia prepara il piano…

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dopo l’eurogruppo

Lotta all’evasione fiscale e riforma Pa: la Grecia prepara il piano per Bruxelles

Il piano che il governo greco presenterà ai partner europei sarà composto da tre pagine, nelle quali accanto ai provvedimenti non ci saranno scritti gli obiettivi in termini di conti: lo si apprende da fonti vicine al governo. “Stiamo compilando una serie di misure che rendano la pubblica amministrazione più efficiente e per combattere l'evasione fiscale... questa settimana sarà una battaglia quotidiana, ogni centimetro dev'essere conquistato con grande sforzo”. Lo ha detto alla tv Mega il Ministro di Stato greco Nikos Pappas.

“Con questo pacchetto di riforme si intende fare uscire l'economia greca «dalla sedazione» in cui è stata indotta dalle misure di austerity”. Per la prossima settimana, ha aggiunto, “si profila ogni giorno una battaglia, ogni centimetro di terreno dovrà essere conquistato con tutti gli sforzi”. Il ministro Pappas (l'equivalente del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) ha spiegato che la Grecia attaccherà l'evasione fiscale e riformerà la pubblica amministrazione rendendola più efficiente nel tentativo di assicurarsi l'estensione del sostegno internazionale. Le riforme del piano che verrà presentato entro domani, ha aggiunto “toglieranno l'economia greca dallo stato di sedazione”.

Una lista preliminare delle riforme chepuntano a soddisfare i creditori europei della Grecia, che comprende tra i primi punti anche la lotta alla corruzione, sarebbe già stata inviata alle `istituzioni´, come viene chiamata ora la vecchia `troika´ composta da Commissione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo monetario internazionale. Ma la proposta finale arriverà domani, e il ministro delle Finanze Varoufakis si è detto fiducioso nel fatto che il pacchetto verrà approvato.

Secondo quanto ha affermato Aristide Hatzis, economista dell'università di Atene, nel pacchetto vi saranno anche misure relative alla deregulation, le privatizzazioni e riforme del welfare. Dopo l'eventuale luce verde delle Istituzioni, dell'eurogruppo, che affronterà di nuovo la questione martedì in teleconferenza, in alcuni paesi, come la Germania, ci sarà anche un voto in Parlamento per il varo definitivo dell'estensione del programma di aiuti

L’attesa di Bruxelles
Il pacchetto di riforme che Atene presenterà domani infatti dovrà essere approvato dai membri del'eurogruppo prima della ratifica finale dell'estensione del programma di aiuti decisa, solo per quattro mesi e non sei come chiedeva Atene, venerdì scorso. “La Commissione Ue è attualmente coinvolta in un dialogo costruttivo con i greci in seguito alle decisioni dell'Eurogruppo di venerdì. Sta ora ai greci presentare la loro lista di riforme, la Commissione è pronta a fornire tutto l'aiuto tecnico considerato utile in questo processo”: così un portavoce dell'esecutivo Ue. “La Commissione - prosegue il portavoce - farà una prima valutazione assieme alle altre istituzioni (della ex Troika, ndr) prima della teleconferenza dell'Eurogruppo martedì”.

Mogherini: «Tsipras ha ringraziato Renzi per la mediazione»
Il premier greco ha ringraziato il presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo il raggiungimento di un'intesa Ue sugli aiuti ad Atene, “penso in un certo senso per la solidarietà umana” manifestata ma “anche per il ruolo” dell'Italia “nel facilitare la mediazione”. Ne è convinta il 'ministro degli esteri' dell'Ue Federica Mogherini, che lo ha detto a “Che Tempo Che Fa” su Rai 3.

Il calcolo del debito di guerra della Germania
A molti era sembrata una boutade quando il premier greco annuncio' che Atene avrebbe preteso da Berlino il saldo dei debiti dovuti dalla Germania Nazista, condonati nel 1953 da tutti i Paesi belligeranti. Invece i greci fanno sul serio. Il presidente del Parlamento, Zoe Constandopulu, ha annunciato che nei prossimi giorni formera' una commissione parlamentare per esigere dalla Germania la restituzione del prelievo forzoso operato dai nazisti durante il conflitto e le riparazioni della II Guerra Mondiale ad esattamente 70 anni dalla sua fine. Secondo stime si tratterebbe di una somma tra i 7 ed i 10 miliardi di euro.
La Germania ritiene la questione venne chiusa definitivamente quando saldo' la parte rimanente del debito di guerra nel 1990 e firmo il trattato con le potenze alleate vincitrici che rese possibile la riunificazione tra l'Est e l'Ovest. Atene ricorda pero' che quel trattato venne sottoscritto solo da Russia (all'epoca ancora Urss), Francia, Gran Bretagna e Usa ma non dalla Grecia.

L’eroe della Resistenza greca: «Tsipras? Un traditore»
Manolis Glezos, l'eroe simbolo della Resistenza greca contro i nazisti diventato eurodeputato di Syriza, liquida Alexis Tsipras come un tradimento delle promesse elettorali. E in un blog chiede «scusa al popolo greco perché ho preso parte a questa illusione», sostenendo la formazione di Tsipras. «Rinominare la Troika `Istituzioni´ ... è come chiamare la carne pesce, ma non cambia la situazione precedente» scrive ancora Glezos che pur non avendo un ruolo di spicco nel partito ha una grande autorità morale. A cui si appella esortando, sempre nel blog, «amici e sostenitori di Syriza» ad agire a tutti i livelli, convocando assemblee straordinarie, «per decidere se accettare questa situazione». Le parole dei Glezos hanno provocato reazioni e imbarazzo da parte del governo greco, da dove si sottolinea che l'europarlamentare forse «non è informato dei difficili e complessi negoziati che continuano».

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