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Navalny accusa: «Nemtsov ucciso dai servizi o da organizzazione…

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Leader dell’opposizione russa assassinato

Navalny accusa: «Nemtsov ucciso dai servizi o da organizzazione filo-governativa». Folla ai funerali

Si sono conclusi nel primo pomeriggio i funerali dell'ex vicepremier ed esponente dell'opposizione russa Boris Nemtsov, 55 anni: presente per tutto il tempo, dalla veglia di questa mattina alla camera ardente sino all'estremo saluto del pomeriggio, la madre Dina Eidman, che oggi compiva 87 anni. Una tragica coincidenza, che ha reso ulteriormente triste un giorno plumbeo a Mosca. Nemtsov è stato sepolto al cimitero Troyekurovskoye, dove riposa anche la reporter anti Putin Anna Politkovskaja, uccisa sotto casa nel 2006.

Subito smentite le voci di una partecipazione del presidente Vladimir Putin e del primo ministro Dmitry Medvedev. Per l'ultimo saluto erano presenti, oltre all'anziana madre, l'ex moglie e i figli, anche l'ex premier Mikhail Kasyanov e Ilya Iashin, uno dei leader della protesta anti Putin, il banchiere Mikhail Fridman (padrone di Alfa Bank), Tatiana Eltsin, figlia del defunto presidente russo Boris Eltsin - di cui Nemstov fu vicepremier - con il marito ed ex capo dell'amministrazione del Cremlino. Erano presenti anche la moglie del blogger anti Putin Alexey Navalny, assente per la condanna a 15 giorni per disturbo della pubblica quiete. «Ritengo - ha denunciato Navalny sul suo sito - che Nemtsov sia stato ucciso dai servizi segreti o da un'organizzazione pro-governativa su ordine delle autorià politiche del Paese (incluso Putin)”.

Il requiem nella camera ardente è stato aperto da Kasyanov, che ha definito Nemtsov «un riformatore» che «a molti non piaceva». L'atmosfera era densa di disperazione, ma senza isterismi. Molti gli esponenti della politica russa, non solo di opposizione. Del governo hanno partecipato alle esequie i vice premier Sergei Prikhodko e Arkady Dvorkovich, senza rilasciare dichiarazioni.

Migliaia di persone hanno reso omaggio a Nemtsov nella camera ardente allestita nel centro Sakharov, a Mosca, portando fiori e ceri. Sono arrivati durante la giornata i vice premier Arkadi Dvorkovich e Serghiei Prikhodko, la portavoce del premier Dmitri Medvedev, Natalia Timakova, l'ex premier Mikhail Kasianov, ora all'opposizione, l'ambasciatore Usa John Tefft, che ha portato le condoglianze di Barack Obama.

Il tributo alla memoria del politico di opposizione sarà portato anche dall'ambasciatore italiano a Mosca Cesare Maria Ragaglini, insieme con altri diplomatici Ue, presso la camera ardente.

Ue: arbitrari i divieti a personalità europee
Il ministero degli Esteri polacco ha reso noto ieri sera che il presidente del Senato polacco Bogdan Borusewicz non ha potuto entrare in Russia come ritorsione per le sanzioni verso l'omologa russa Valentina Matviyenko. L'eurodeputata lettone Sandra Kalniete ha detto che non ha potuto entrare in Russia all'aeroporto moscovita di Sheremetyevo, ma non ha avuto spiegazioni. Il viceministro degli Esteri polacco Konrad Pawlik ha partecipato invece alle esequie, come pure il ministro lituano Linas Linkevicius.

L'Unione europea ha condannato i divieti, definiti arbitrari, formalizzati nei confronti di alcune personalità europee a cui è stato impedito recarsi a Mosca per partecipare ai funerali di Nemtsov. «Non è la prima volta che vediamo tali rifiuti per ragioni chiaramente arbitrarie», ha spiegato Maja Kocijancic, portavoce della Commissione europea. «Ci rivolgiamo alle autorità russe perché esercitino una massima trasparenza e ci aspettiamo che vengano adottate misure che possano evitare simili incidenti nel futuro».

Le indagini, sommozzatori per cercare l’arma
C'è una ricompensa di tre milioni di rubli (48mila dollari) per chi fornirà informazioni sulla morte di Nemtsov. Ieri la fidanzata Anna Duritskaya ha detto di aver dato tutte le informazioni in suo possesso agli investigatori, ma che le veniva impedito di lasciare la Russia per motivi di sicurezza. La madre della ragazza, che oggi ha potuto tornare a Kiev dove vive, ha detto prima che alla figlia fosse consentito di lasciare Mosca di temere che gli investigatori volessero farne una pedina nella lotta tra Russia e Ucraina.

Intanto oggi i sommozzatori della protezione civile russa hanno ispezionato i fondali della Moscova nella zona del ponte Bolshoi Moskvoretski - a pochi passi dal Cremlino - alla ricerca della pistola con la quale è stato ucciso l'esponente dell’opposizione. Lo ha riferito la tv Rossia 24.

Giovedì Renzi vede Putin, ma niente domande
Giovedì intanto si svolgerà il vertice bilaterale tra Russia e Italia, a Mosca, alla presenza del premier, Matteo Renzi, e del presidente russo, Vladimir Putin. Iuri Ushakiv, consigliere diplomatico del Cremlino ha fatto sapere che «la parte italiana ha chiesto che non ci siano domande da parte dei giornalisti» durante la conferenza stampa di fine vertice. La prima volta di Renzi al Cremlino si preannuncia molto delicata, a pochi giorni dall’omicidio Nemtsov.

Il ministro Ulyukaev: enorme tragedia
Boris Nemtsov era «davvero un uomo coraggioso», un «ponte» tra Russia ed Europa e la sua uccisione è «una enorme tragedia»: così il ministro russo dello Sviluppo Economico, Aleksey Ulyukaev, ricorda l'ex vicepremier diventato oppositore, ucciso a Mosca, a pochi passi dal Cremlino. La sua morte è «una enorme tragedia, una tragedia personale - ha dichiarato Ulyukaev - lo conoscevo da vent'anni, era davvero un uomo coraggioso, un russo europeo, persone come lui sono il ponte tra noi e l'Europa. Un uomo molto coraggioso, diretto. Questo come persona. Ma anche una situazione in cui perdiamo i nostri politici così, davanti al Cremlino di Mosca. Significa che sta accadendo qualcosa fuori dal normale».

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