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Isis si accanisce sulla città di Hatra, patrimonio…

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tv curda: «i tesori di nimrud messi in salvo in siria»

Isis si accanisce sulla città di Hatra, patrimonio dell’Unesco. Altra barbarie dopo Mosul e i bulldozer a Nimrud

Abdulamir Hamdani, archeologo alla Stony Brook University di New York, l’aveva anticipato ieri «la prossima sarà Hatra». Così è stato. Dopo il museo di Mosul e i bulldozer contro le rovine dell'antica capitale assira Nimrud, l'Isis ha iniziato a distruggere un altra preziosa testimonianza in Iraq, un paese dal patrimonio immenso: i resti di Hatra, antica città a 100 chilometri a sud di Mosul fondata nel III secolo avanti Cristo dalla dinastia dei Seleucidi. Lo ha detto al sito Rudaw Said Mamuzini, un dirigente del Partito democratico del Kurdistan. L’unica buona notizia della giornata viene dalla tv satellitare curda Rudaw, secondo cui i «tesori di Nimrud», città archelogica assira devastata nei giorni scorsi sarebbero stati «trasferiti» su dei camion in Siria.

Dopo la barbara distruzione delle statue nel museo di Mosul - eletta suo malgrado capitale del Califfato nel giugno scorso - e i bulldozer contro l'antica capitale assira di Nimrud, tocca a una meravigliosa città di duemila anni fa nella provincia di Nineveh, patrimonio storico dell'Unesco. Molti dei manufatti distrutti nel museo di Mosul - le statue della provincia d Ninive - provenivano da Nimrud e Hatra.

Ieri il ministero del turismo e delle antichità iracheno sulla pagina ufficiale di Facebook denunciava che i jihadisti hanno «assaltato la città storica di Nimrud e l'hanno rasa al suolo con mezzi pesanti». L'opera di distruzione con i bulldozer è iniziata giovedì, dopo la preghiera di mezzogiorno, con l'uso di alcuni camion a bordo dei quali sono anche stati prelevati antichi manufatti.

«Al momento non sappiamo quanto estesa sia la distruzione», ha detto un funzionario del ministero a condizione di anonimato. Nimrud, considerata uno dei gioielli dell'epoca assira, è stata fondata nel tredicesimo secolo prima di Cristo e si estende lungo il fiume Tigri per circa trenta chilometri a sud di Mosul, roccaforte dell'IS in Iraq. «Il loro piano è quello di distruggere il patrimonio iracheno, un sito alla volta» ha detto l'archeologo Abdulamir Hamdani della Stony Brook University di New York.

Nell'interpretazione estremistica dell'Islam adottata dall'Is, le statue, gli idoli e i santuari, cioè tutto ciò che riproduce figure umane, sono oggetti di culto diversi da Dio e per questo vanno distrutti.

Unesco, distruzione Nimrud è crimine di guerra
La distruzione di Nimrud da parte dei militanti dell'Isis «costituisce un crimine di guerra» denuncia in un comunicato la direttrice generale dell'Unesco, Irina Bokova, che fa «appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbarie».

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