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Tangobond, un altro “no” del giudice Griesa congela il pagamento delle cedole

Ancora attesa e incertezza per i possessori di Tangobond. L'Argentina, caduta in un anomalo default selettivo lo scorso luglio, resta appesa alle decisioni del giudice americano Thomas Griesa. Il giudice ha rinviato la decisione definitiva sulla possibilità di concedere a Citibank Argentina il pagamento degli interessi maturati dai risparmiatori che possiedono “titoli denominati in dollari ma sotto la giurisdizione argentina”.

Griesa, nell'udienza di mercoledì, ha dichiarato: «Non prendo una decisione oggi».
Si profila quindi un nuovo round di polemiche tra Citibank e il giudice Griesa.
L'ammontare complessivo degli interessi è pari 8,4 miliardi di dollari, di cui 2,3 sono stati distribuiti nel 2005 e 2010. Il pagamento è in programma per la fine di marzo.

L'offensiva giudiziaria per liberare i fondi che Citibank vorrebbe distribuire ai possessori di tangobond è stata guidata dall'avvocato Karen Wagner e da altri 17 avvocati presenti nell'aula di tribunale, a New York. Sono state 3 le argomentazioni di Wagner: 1) I titoli in custodia di Citibank sono debito domestico. 2) Non sono sotto la giurisdizione di Griesa. 3) La sentenza di Griesa non si applica a questi titoli in quanto violerebbe le leggi argentine.

Va ricordato che il governo argentino dichiarò l'iniziale default nel 2001-2002 su quasi cento miliardi scuotendo economia e mercati.

Il debito venne ristrutturato con accordi sottoscritti nel 2005 e 2010. Il 7% dei creditori non ha accettato la ristrutturazione: tra questi due hedge fund che hanno atteso la decisione di un giudice. Il magistrato Griesa, con una decisione controversa, ha bloccato come illeciti i pagamenti di interessi sui titoli ristrutturati, già trasferiti alla Bank of New York Mellon, in mancanza di risarcimenti integrali ai ribelli.

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