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Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2015 alle ore 11:17.
L'ultima modifica è del 12 marzo 2015 alle ore 18:00.

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«Non appena si rivede il sole - si lamenta Dmitrij Peskov, portavoce di Vladimir Putin - non appena si sente profumo di primavera, tornano alla carica. Qualcuno fantastica sulle dimissioni di Sechin (il presidente di Rosneft, ndr), qualcuno su quelle del governo, e qualcun’altro da qualche giorno non vede il presidente Putin in televisione». Particolare che ha scatenato una valanga di supposizioni e voci sulla salute del presidente russo, che in passato ha sofferto di problemi alla schiena. Questa volta, a far scattare le indiscrezioni è stato l’annullamento di alcuni impegni, a partire dal viaggio in programma il 12 e 13 marzo ad Astana, in Kazakhstan. E oggi, giovedì, Putin non parteciperà a un incontro che non salta mai, con i colleghi dell’Fsb, il servizio federale di sicurezza (ex Kgb): «Di solito ci va, quest’anno no», taglia corto Peskov.

A guardare bene, insospettiscono anche alcune incongruenze alimentate dallo stesso Cremlino, impegni documentati sul sito della presidenza - quasi a fugare i sospetti - ma risalenti in realtà a qualche giorno prima. L’ultimo incontro importante sarebbe stato il colloquio a Mosca con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, giovedì 5 marzo. Nei giorni scorsi Putin avrebbe incontrato il ministro della Difesa Serghej Shoigu e quello delle Finanze Anton Siluanov, il presidente della Veb Vladimir Dmitriev e il governatore della regione artica Yamal-Nenets, Dmitrij Kobylkin. A nessuna di queste occasioni è stata invitata la stampa, mentre il servizio stampa di Kobylkin avrebbe smentito l’incontro che invece appare sul sito del Cremlino. Peskov ha anche ammesso che il video dell’incontro tra Putin e un gruppo di signore, in occasione della giornata della donna, è stato trasmesso in tv l’8 marzo ma registrato prima.

Peskov, rispetto ai secchi comunicati e ai raffreddori diplomatici di epoche passate, ha un maggiore senso dell’umorismo. In onda su radio Eco di Mosca, il portavoce ha ripetuto che «tutto è in ordine, non preoccupatevi». Il presidente «prosegue gli incontri, anche se non sono tutti incontri pubblici». Ma soprattutto, assicura Peskov, Putin è «assolutamente in salute, tanto che quando ti stringe la mano te la rompe».

E tuttavia Peskov non ha potuto dire quando il presidente riapparirà. Né ha ritenuto di dover dare spiegazioni sul rinvio della visita in Kazakhstan, origine di tutte le illazioni. Perché nei giorni scorsi una fonte del governo kazako aveva fatto sapere all’agenzia Reuters che il summit con gli altri leader dell’Unione economica euroasiatica - il kazako Nursultan Nazarbajev e il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko - era stato rinviato probabilmente per un malessere del leader russo. Circola in rete la notizia di una lettera, firmata da un anonimo dipendente della Clinica centrale dell’Amministrazione presidenziale, in cui si parla di una diagnosi di ischemia.

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