Mondo

Bce: assedio alla nuova sede, 350 fermi.…

  • Abbonati
  • Accedi
l’inaugurazione a FRANCOFORTE

Bce: assedio alla nuova sede, 350 fermi. Draghi: «Serve un’Europa più solidale»

FRANCOFORTE - Guerriglia urbana a Francoforte contro l’inaugurazione della nuova sede della Banca centrale europea nella zona est della città. Fin dalle prime ore della mattina, i manifestanti organizzati da Blockupy e da altri movimenti anti-sistema europei hanno incendiato diversi cassonetti delle immondizie, per poi attaccare alcune auto della polizia che aveva formato un cordone attorno all’edificio della Bce.

Tre vetture della polizia sono state date alle fiamme. I dimostranti, qualche migliaio di persone, hanno anche lanciato bottiglie d'acqua e sanpietrini contro i poliziotti, almeno sette dei quali sono rimasti feriti. Un’ottantina ha dovuto ricorrere a cure mediche in seguito al lancio da parte dei manifestanti di liquido corrosivo. Sotto attacco anche gli automezzi dei vigili del fuoco intervenuti per spegnere le fiamme. La polizia ha risposto con alcune cariche e getti d'acqua e compiuto 350 fermi (la maggior parte dei fermati, è poi stata rilasciata in tarda mattinata).

Fin dalla notte, gli elicotteri della polizia avevano cominciato a sorvolare la città, dove si erano riuniti i primi dimostranti. I primi scontri sono avvenuti nella zona della Alte Oper, sul lato opposto di Francoforte rispetto alla sede della Bce. In tarda mattinata, la manifestazione, nata come una protesta contro la Bce e le politiche di austerità europee ma ben presto degenerata in violenze, si è spostata nuovamente verso il centro della città, dove diverse vetrine sono state infrante o imbrattate di vernice.

All'interno della Bce, l'inaugurazione del nuovo edificio, dove i dipendenti della banca hanno cominciato a lavorare già nel novembre scorso e che è costato 1,2 miliardi di euro, si è svolta regolarmente. «Capisco cosa motiva i manifestanti – ha detto Draghi – ma non offrono una soluzione se vogliono un'Europa più integrata attraverso maggiore solidarietà fra le nazioni. La solidarietà è un elemento centrale dell'integrazione europea ed è giusto che i Paesi si siano sostenuti l'uno con l'altro durante la crisi. Ma l'area dell'euro non è ancora un'unione politica dove alcuni Paesi pagano per gli altri in modo permanente. È sempre stato chiaro che i Paesi devono essere in grado di stare in piedi da soli, che ognuno è responsabile delle proprie politiche. Il fatto che alcuni abbiano attraversato un aggiustamento difficile è una conseguenza delle loro decisioni passate». Draghi ha però anche respinto l'idea dei populisti di “rinazionalizzare le economie”. «Nessun Paese del mondo – ha detto – è prosperoso e isolato dalla globalizzazione».

Il sindaco di Francoforte, Peter Feldmann, invitato alla cerimonia, ha condannato le violenze da parte di attivisti provenienti dalla Grecia, dall'Italia e da Berlino che hanno ferito cittadini e poliziotti e danneggiato le proprietà della gente di Francoforte.

© Riproduzione riservata