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In Francia vince a sorpresa Sarkozy. Le Pen non sfonda

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In Francia vince a sorpresa Sarkozy. Le Pen non sfonda

PARIGI - Ha vinto Nicolas Sarkozy. È questo il messaggio chiaro uscito dalle urne del primo turno delle elezioni provinciali francesi, un voto locale che si è trasformato in grande test politico nazionale. Secondo le prime proiezioni, la destra moderata dell'Ump, guidata appunto dall'ex presidente, insieme agli alleati centristi dell'Udi, ha ottenuto il 31% circa dei consensi. E si conferma la principale forza di opposizione al Governo socialista e al presidente François Hollande.

L'estrema destra del Front National di Marine Le Pen, che aveva chiaramente l'obiettivo di diventare il primo partito francese (confermando il risultato delle ultime europee), ottiene circa il 25% e registra una brusca frenata nella sua continua progressione: 13,6% alle legislative del 2012 e 24,9% alle Europee dell'anno scorso.

Come largamente previsto, il partito socialista ottiene il 20% (il 12% in meno rispetto alle provinciali del 2011) e incassa l'ennesima sconfitta. Anche se complessivamente, la sinistra - che si è presentata divisa nella gran parte dei collegi - ottiene il 37% dei voti, alla pari con il totale della destra.

Va comunque segnalato che se la Le Pen non ha centrato l'obiettivo politicamente più significativo, ha registrato un incremento del 10% rispetto alle elezioni del 2011, dimostrando che il suo radicamento territoriale sta comunque crescendo. E che lo scenario politico del Paese si è ormai trasformato definitivamente da bipolare a tripolare.

Certo è che il voto delle provinciali (che hanno registrato un tasso di astensionismo del 49%, in calo del 7% rispetto a quattro anni fa) mette Sarkozy in pole position per le primarie del 2016 che dovranno decidere chi sarà il candidato della destra “storica” alle presidenziali del 2017.

Il premier Manuel Valls è immediatamente intervenuto per esprimere la sua «felicità che il Front National non sia il primo partito francese», invitando gli elettori socialisti a votare al secondo turno per i candidati della destra (là dove la sinistra sarà assente) per «sbarrare la strada all'estrema destra».

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