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Tunisi, migliaia in piazza contro il terrorismo. Renzi: non…

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la marcia internazionale

Tunisi, migliaia in piazza contro il terrorismo. Renzi: non lasceremo il futuro in mano agli estremisti

Sono scesi in migliaia in piazza oggi a Tunisi nella marcia internazionale contro il terrorismo, dopo l’attentato jihadista al Museo del Bardo di Tunisi lo scorso 18 marzo. Una grande folla si era radunata dalle prime ore del mattino a piazza Bab Saadoun, luogo da cui è partito il corteo. Ingenti le misure di sicurezza: militari, agenti di polizia in assetto antisommossa e blindati sono schierati a protezione dei partecipanti, tra cui alcuni capi di Stato e di governo, parlamentari ed esponenti della società civile. Migliaia i partecipanti al corteo. «Tunisia libera, fuori il terrorismo», hanno scandito i manifestanti. Un responsabile delle forze di sicurezza ha stimato alle 11 del mattino la presenza di circa 12mila persone. Per la Francia sono arrivati François Hollande e il premier Manuel Valls. Dalla Polonia c'è il presidente Bronislaw Komorowski. Partecipano il presidente nell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas e i ministri degli Esteri di Germania e Spagna, Frank Walter Steinmeier e José Garcia Margallo.

Ucciso leader jihadista
Poco prima dell'inizio della manifestazione, il primo ministro tunisino Habib Essid ha annunciato l'uccisione di Khaled Chaib, alias Lokman Abou Sakher, leader del principale gruppo jihadista del Paese, Okba Ibn Nafaa, che aveva «diretto» l'attacco al museo Bardo dello scorso 18 marzo, insieme ad altri otto jihadisti.

Renzi: non lasceremo il futuro agli estremisti
Per l'Italia, presenti la presidente della Camera Laura Boldrini, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, oltre a una delegazione di parlamentari. L'Italia è insieme alla Tunisia «nella battaglia difficile per la democrazia» ha detto Renzi. E ha aggiunto: «Non lasceremo il futuro in mano agli estremisti». Poi ha ribadito che «la Tunisia non è sola. Siamo qui accanto alle autorità tunisine per dire che non la daremo vinta ai terroristi e continueremo a combattere per gli ideali di pace, libertà e fraternità ovunque».

Boldrini: qui per rafforzare la democrazia
«L'Italia è qui per testimoniare e rafforzare il processo democratico della Tunisia» ha aggiunto la presidente della Camera, Laura Boldrini, conversando con i cronisti davanti al Museo del Bardo di Tunisi, teatro il 18 marzo scorso di un attentato terroristico costato la vita a 22 persone, 4 delle quali italiane. I capi di Stato e di governo che hanno partecipato alla manifestazione di oggi a Tunisi hanno scoperto una targa con i nomi delle vittime dell'attacco terroristico. La stele è stata posizionata all'ingresso del museo.

Attentato al Bardo, muore turista francese ferita
Intanto si è aggravato il bilancio dell'attentato al museo del Bardo di Tunisi. Ieri è deceduta in ospedale, Huguette Dupeu, una turista francese che era rimasta gravemente ferita. Dupeu è la quarta vittima francese. Con la sua morte salgono a 22 i morti dell'attacco, tra cui 4 italiani, mentre due sono gli attentatori uccisi dopo il blitz delle forze speciali.

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