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Grecia, trattative bloccate e spread a 1.146 ma zero aiuti…

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rischio default e smentite

Grecia, trattative bloccate e spread a 1.146 ma zero aiuti dall’Eurogruppo. Fmi: la Grexit può essere gestita

I ministri dell'Eurogruppo non daranno l'ok ai pagamenti alla Grecia neppure il prossimo 24 aprile a Riga. Nella capitale lettone, secondo il quotidiano economico tedesco Handelsblatt, ci sarà «soltanto una ricognizione dei progressi» nelle trattative con la Grecia, ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. Il ministro greco per la Ricostruzione, l'Ambiente e l'Energia Panagiotis Lafazanis ha dichiarato che, mentre i negoziati con i creditori sono in una fase difficile e critica, anche se non si arriverà ad un accordo ciò non significherà la fine della Grecia. Lafazanis, parlando ai microfoni della stazione radio Parapolitika, ha affermato che la Grecia «ha comunque delle alternative» anche se non si raggiungerà un'intesa nel corso dell'Eurogruppo del 24 aprile.

La giornata è stata segnata, tuttavia, dalla nuova corsa dei rendimenti sul debito greco, fra timori crescenti dopo l’ipotesi che Atene si prepari a fare default e le indiscrezioni secondo cui il Fmi veda difficile lo sblocco della trattativa. Nel giorno in cui il governo ha reso noto il calo del debito pubblico a 312,8 miliardi a febbraio (da 321,5 di dicembre), lo spread sul decennale è salito a 1.146 punti base con un rendimento in rialzo di oltre 30 punti base all’11,60%. I rendimenti sul due anni si sono impennati oltre il 21% fra vendite intense.

I dubbi del Fmi sul negoziato
Il negoziato dei creditori con la Grecia «non sta funzionando» e «non si intravede una conclusione» dell'esame delle misure del governo ellenico, necessaria per sbloccare i finanziamenti indispensabili ad Atene. Lo avrebbe detto il direttore del dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale, Poul Thomsen, al board dell’istituzione, secondo quanto riporta la rete televisiva ellenica Antenna News. Secondo Thomsen «i dati economici della Grecia non sono positivi».

La conferma di Moscovici (Ue)
Il fatto che le trattative siano complesse e tese trova conferma anche da parte dell’Europarlamento. «Le discussioni con la Grecia proseguono con volontà costruttiva per rispettare la volontà del popolo greco e gli impegni assunti dal paese», ha commentato il commissario Ue Pierre Moscovici all'Europarlamento, aggiungendo però che si tratta di un lavoro «estremamente complicato».

Blanchard (Fmi): l’Eurozona può gestire la Grexit
Il Fondo monetario internazionale si trova «nel pieno dei negoziati con la Grecia» e desidera «davvero raggiungere un accordo e spera che così sarà». Questo il commento di Olivier Blanchard, a capo del dipartimento della ricerca del Fondo monetario internazionale, durante la conferenza stampa a commento della pubblicazione delle stime sulla crescita globale contenute nel World Economic Outlook. Nel caso non ci sia un'intesa, ha spiegato l'economista, «il quadro è abbastanza chiaro. Prima di tutto, l'uscita dall'Eurozona sarebbe estremamente costosa e dolorosa per la Grecia. Ma», ha aggiunto Blanchard, «il resto dell'Eurozona si trova in una posizione migliore per gestire» una Grexit. Certo «una crisi greca potrebbe destabilizzare i mercati finanziari». Nel caso in cui Atene abbandonasse l'Eurozona, ha concluso Blanchard, «il modo di rassicurare i mercati e fare progressi sta nell'andare ulteriormente avanti e usare l'opportonutà di fare passi avanti sul fronte dell'unione fiscale e politica».

La smentita del governo: non c'è scenario default
La Grecia non sta preparando alcuna ipotesi di default, né lo stanno facendo i Paesi creditori di Atene. A smentire l’ipotesi più critica che prevede un fallimento della Grecia è un esponente del governo ellenico raggiunto dall’agenzia Bloomberg . Il funzionario ha chiesto di non essere citato.

Mogherini: «Se uno cade, cadrà l’intero sistema»
«Se uno cade, l’intero sistema cadrà, sono più che convinta di questo»: il monito arriva dall’Alto rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza comune, Federica Mogherini, a proposito della crisi del debito greco e del suo possibile impatto sul resto dell’Unione. Secondo il capo della diplomazia europea, l’Ue dovrebbe «mostrare flessibilita» verso Atene «e non per motivi di solidarietà ma per motivi di interesse comune». Mogherini è intervenuta da Lubecca, dove à in programma il vertice dei ministri degli Esteri del G7.

Previsioni Ue: incertezza sulla crescita di Atene
Quest'anno tutti gli Stati della Ue registreranno una crescita del pil positiva, c'è solo qualche dubbio sulla Grecia se «persisteranno le incertezze» attuali. Lo ha indicato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis all’Europarlamento. Dombrovskis, responsabile di euro e dialogo sociale, ha aggiunto che »la ripresa è piuttosto debole, non sta producendo miglioramenti veloci in termini di creazione di posti di lavoro». Per un calo più marcato della disoccupazione occorre aspettare il 2016.

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