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A Mosca la parata del V-Day. Putin: Usa vogliono mondo…

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assenti i leader occidentali

A Mosca la parata del V-Day. Putin: Usa vogliono mondo unipolare

MOSCA - Colossale parata militare, sulla Piazza Rossa, per il 70esimo anniversario della vittoria sovietica sul nazismo. Sotto un cielo sereno, leggermente velato da qualche nuvola, sfilano 15mila soldati russi, 1.300 militari stranieri, circa 200 mezzi corazzati e 143 tra aerei ed elicotteri, in quella che è stata annunciata come la più imponente parata della Russia contemporanea. La maggior parte dei leader occidentali ha declinato l'invito del Cremlino a causa della crisi ucraina.

Meno della metà dei 68 leader mondiali invitati siede in tribuna (per il 60/mo erano invece presenti 53 tra capi di Stato e di governo). Tra i presenti spicca Xi Jinping, presidente della Cina con cui Mosca ha stretto una partnership strategica a tutto campo. Oltre a lui, i presidenti di India, Sudafrica e Cuba. E il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon.

La parata militare di oggi è per la Russia anche un'occasione per sfoggiare la propria potenza bellica in quella che è una vera e propria vetrina dei più moderni moderni mezzi militari russi: il pezzo forte della sfilata è il carro armato T-14 Armata, nuova punta di diamante dell'esercito russo, ma sono presenti anche numerosi altri nuovi mezzi corazzati e complessi missilistici.

Gentiloni depone fiori alla Tomba del milite ignoto
Il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni ha deposto un mazzo di garofani rossi alla tomba del milite ignoto ai piedi delle mura del Cremlino per ricordare i caduti sovietici nella seconda guerra mondiale. In testa al gruppo, formato da ministri e capi di Stato e di governo, il presidente russo Vladimir Putin, accanto a lui il leader cinese Xi Jinping e quello kazako Nursultan Nazarbaiev.

Domani sarà invece la cancelliera tedesca Angela Merkel a deporre una corona di fiori al milite ignoto prima di essere ricevuta da Putin.

Putin: «Non dimenticare contributo sovietico alla vittoria»
«La scommessa di Hitler è stata una lezione terribile per tutto il mondo ora la storia ci chiama di nuovo a essere vigili». Così il presidente russo Vladimir Putin, intervenuto con un discorso dal podio d'onore sulla Piazza Rossa durante la parata militare per il 70 ° anniversario della vittoria sovietica sui nazisti. Putin, anche comandante in capo delle forze armate, ha poi invitato a non dimenticare il contributo sovietico alla vittoria, cosa di cui spesso il Cremlino accusa l'Occidente, oggi assente in piazza Rossa. «Abbiamo liberato dal nazismo i popoli europei», ha sottolineato, ricordando che l'Urss ha dato «il colpo più duro al nemico», da lui definito «forza oscura».

Per la prima volta un minuto di silenzio
E per la prima volta in una parata della Vittoria a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto di osservare un minuto di silenzio per commemorare le vittime della Grande Guerra Patriottica, come i russi chiamano la guerra dell'Armata rossa contro i nazisti (1941-1945). Putin, anche comandante in capo delle forze armate, ha presieduto alla parata militare dal podio, dove ha pronunciato un breve discorso e si è congratulato con i russi per la ricorrenza. Accanto a lui, alla sua destra, il presidente cinese XI Jinping e la moglie, ospiti d'onore delle celebrazioni nell'assenza dei big occidentali. Dietro di loro, il presidente kazako, Nursultan Nazarbaev e in seconda fila il segretario generale Onu, Ban Ki-moon. Ogni anno, dal 1965, il minuto di silenzio si osservava solo alle 18.55 (ora di Mosca) in tutto il Paese, quando tutte le tv federali trasmettono il programma speciale «In memoria di quelli che sono morti per combattere il nazismo». La tradizione si ripeterà anche oggi.

Il leader russo riconosce contributo Gb, Francia, Usa
Il presidente russo ha poi riconosciuto anche il contributo dato alla vittoria della Guerra da tutti i popoli, che hanno combattuto Hitler, compresi Usa, Francia, Gran Bretagna e gli antifascisti di diversi Paesi, tra cui gli stessi tedeschi.

Putin «bacchetta» gli Usa
Il presidente russo Vladimir Putin ha denunciato «i tentativi di creare un mondo unipolare» nel suo discorso sulla piazza Rossa alla parata per il 70/o anniversario della vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale. Parole che possono essere interpretate come una critica nei confronti degli Usa. «Negli ultimi decenni - ha dichiarato inoltre il leader del Cremlino - i principi base della cooperazione internazionale sono stati ignorati sempre più spesso».

Gorbaciov critica l’assenza dei leader occidentali
L'ex presidente sovietico, Mikhail Gorbaciov, ha criticato l'assenza dei leader occidentali, parlando di un «segno di disprezzo» verso quanti lottarono contro il nazismo, frutto dalle pressioni americane. «Ignorare questa opportunità di mostrare la loro attitudine rispetto alla lotta intrapresa dall'Unione Sovietica contro il fascismo diventa un segno di disprezzo verso chi ha sofferto grandi perdite, verso lo sconfinato coraggio mostrato da questo popolo nel combattere la “peste nera”», ha dichiarato Gorbaciov, dicendosi convinto che «sarebbe stato impossibile ottenere questa vittoria senza la Russia».

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