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Atene paga l’Fmi in anticipo. Referendum sull’accordo? …

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Atene paga l’Fmi in anticipo. Referendum sull’accordo? Varoufakis: non è sui nostri radar

«Se il Governo greco vuole fare un referendum, faccia una consultazione, magari potrebbe essere la misura giusta lasciar decidere i greci se sono pronti ad accettare ciò che è necessario o se vogliono altro»: così il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble entrando all'Eurogruppo. «La decisione sta alla Grecia», ha aggiunto. Il ministro delle Finanze del governo Merkel ha aperto dunque all’ipotesi che Atene debba approvare un accordo con i creditori che potrebbe andare contro quanto promesso in campagna elettorale da Syriza nel gennaio scorso. Una intesa di questa natura quindi non solo dovrebbe essere ratificata dal parlamento greco ma anche dalla popolazione attraverso un referendum ad hoc. Una consultazione popolare che diverrebbe inevitabilmente una sorta di referendum sulla permanenza della Grecia nell’euro.

Quanto al via libera tedesco per un referendum va notato che da settimane il premier greco Alexis Tsipras aveva evocato una tale possibilità proprio per “spaventare” i creditori internazionali. Si parlava ovviamente di un referendum sui contenuti dell'accordo nel caso in cui i creditori avessero chiesto nuove misure di austerità su lavoro e pensioni che avessero superato le “linee rosse” del governo Tsipras eletto proprio il 25 gennaio per invertire la rotta verso la crescita e mettere fine alle politiche dei sacrifici.

Inaspettatamente Schaeuble ha deciso di appoggiare l'idea, forse per vedere il bluff di Tsipras. A fine 2011 Merkel e Sarkozy avevano impedito all'allora premier Papandreu di organizzare un referendum sulla permanenza della Grecia nell'Eurozona. Oggi invece un referendum sembra non fare più paura a Berlino, o almeno così pare, poiché forse è una tecnica negoziale per spuntare l’arma del ricorso al refrendum. Lo spagnolo De Guindos ha messo in rilievo che un referendum però è un processo lungo mentre i problemi greci urgono. Poi c’è l’eventualità che se il referendum Tsipras lo dovesse perdere, allora sì che sarebbero problemi per tutti. Oppure tanta enfasi sul referendum può essere un modo per stringere alle corde Tsipras e costingerlo finalmente all’accordo. Atene vuole soprattutto avere la lquidità assicurata per le sue banche e l’aumento del tetto di emssione dei T-bills oggi ferma a 15 miliardi di euro all’anno.

Atene ha pagato in anticipo la rata all’Fmi
La Grecia ha pagato regolarmente con un giorno di anticipo, la tranche dovuta al Fondo monetario internazionale, pari a 750 milioni di euro. Lo hanno reso noto fonti del ministero delle Finanze greco, secondo cui l'ordine di pagamento è già stato effettuato. La rata scadeva il 12 maggio.

Il ministro Varoufakis aveva annunciato la svolta quando aveva affermato in mattinata prima dell’inizio dei lavori dell’eurogruppo: «La Grecia rispetterà sempre le sue obbligazioni verso i creditori».

Il comunicato dell’Eurogruppo: progressi ma ci vogliono ancora sforzi
L'Eurogruppo ha esaminato la situazione del negoziato in corso fra il governo greco e le istituzioni (Ue, Fmi, Bce, Efsf) e ha «accolto con favore i progressi già realizzati ma ci vogliono ancora sforzi». Come si legge nella dichiarazione diffusa a fine riunione, in particolare «è benvenuta l'intenzione delle autorità greche di accelerare il loro lavoro con le istituzioni, puntando a raggiungere una conclusione positiva della revisione in modo tempestivo».

Fmi, allo studio un piano B
Il Fondo monetario internazionale sta lavorando con altre autorità nazionali dell'Europa sudorientale a un piano di emergenza nel caso di un default della Grecia. Lo scrive il Wall Street Journal citando Jorg Decressin, il vicedirettore del dipartimento europeo del Fondo. Alla luce del fatto che le banche greche hanno un ruolo non indifferente nel sistema finanziario dei Paesi vicini, l'istituto di Washington «sta dialogando» con Romania, Albania, Serbia, Bulgaria e Macedonia. «Stiamo parlando con loro sui piani di emergenza che hanno, quali misure posso adottare», ha detto Decressin.

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