Mondo

L’Eurogruppo prepara le nuove condizioni per Atene

  • Abbonati
  • Accedi
vigilia di vertice a bruxelles

L’Eurogruppo prepara le nuove condizioni per Atene

«Non c'è nessuna ipotesi di accordo con la Grecia sul tavolo dell'Eurogruppo», ma i ministri stanno lavorando a una dichiarazione in cui si chiederà ad Atene «duro lavoro e impegno, necessari per raggiungere un'intesa nelle prossime settimane». Così fonti dell'Eurogruppo, citate dall’Ansa, che ricordano, come più volte ricordato in tutte le sedi dai ministri dei 19, a cominciare dal titolare tedesco delle Finanze, Schaeuble, «il tempo sta finendo». Per evitare il rischio di un incidente di liquidità (vista l'incertezza sulle risorse greche), in sostanza un default con conseguenze non del tutto preventivabili, l'Eurozona, nelle ultime febbrili trattative, starebbe comunque preparando una proposta da presentare alla Grecia entro fine mese, con la lista delle riforme necessarie (quella che nel dettaglio non si è mai vista) per sbloccare l’ultima tranche di aiuti da 7,2 miliardi di euro previsti dal secondo programma di salvataggio, che si chiude a giugno secondo gli accordi del 20 febbraio.

La proposta somiglierebbe parecchio a un «prendere o lasciare», cioè l'ultima offerta da parte dei creditori (Ue, Bce, Fmi) prima di chiudere i cordoni della borsa. Va ricordato che martedì scadono i termini del pagamento di 760 milioni di euro al Fondo monetario e non è ancora certo (nonostante le rassicurazioni) né chiaro se e come Atene riuscirà a rispettare l’impegno. Anche perché non c’è unanimità nella compagine governativa greca, secondo il quotidiano Kathimerini: ci sarebbe addirittura chi spinge per non pagare il Fmi se dall’Eurogruppo non arrivassero indicazioni positive. Tra giugno e luglio, poi, ci saranno le scadenze nei confronti della Bce, che ammontano a circa 6 miliardi. Una cifra di cui il governo greco (neppure le istituzioni creditrici sanno esattamente quanta liquidità resta in cassa ad Atene) quasi certamente non dispone.

Le notizie, come sempre in questo lungo e difficile negoziato, restano comunque contraddittorie. Soltanto ieri, in un’intervista al Corriere della Sera il numero uno dell’Eurogruppo, il ministro olandese Jeroen Dijsselbloem, aveva confermato l’orientamento dei 19 a «mantenere la Grecia nell’area della moneta unica» e aveva detto, riguardo ai tempi per l’intesa che, «non esiste una dead line», anche se, ovviamente, prima si raggiunge e meglio è.

E oggi il vice ministro degli Esteri greco, Euclide Tsakalotos, nominato dal premier Alexis Tsipras - dopo il disastroso Eurogruppo di Riga - coordinatore dei negoziati con il Brussels Group (l’ex troika), quando è stato affiancato al ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis (che non ha mai confermato di essere stato commissariato), ha dichiarato che la Grecia ed i creditori internazionali sarebbero invece «molto vicini» a un accordo per lo sblocco dei finanziamenti. Tsakalotos e il vicepremier Yiannis Dragasakis affiancheranno Varoufakis all’Eurogruppo.

«Dopo settimane di negoziati dolorosi - ha detto Tsakalotos, intervistato da Avgi - se l'altra parte lo vuole, noi vediamo che l'accordo è molto vicino e sarà concluso prossimamente». Lo stesso vice ministro ha poi ammesso che la Grecia ed i creditori internazionali restano però «politicamente lontani» su questioni come la riforma del mercato del lavoro e le pensioni e che alcuni temi «resteranno aperti fino all'ultimo minuto». (Al.An.)

© Riproduzione riservata