Il premier greco Alexis Tsipras ha convocato una riunione al Megaro Maximou, il palazzo del governo, con la squadra dei negoziatori ellenici impegnati nelle trattative con il Brussels Group per discutere con loro gli ultimi sviluppi. Alla riunione hanno preso parte il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, il vice premier Yannis Dragasakis, il vice ministro degli Esteri per le relazioni economiche internazionali (e portavoce della squadra) Euclid Tsakalotos, e il ministro dell'Economia Giorgos Stathakis per decidere le linee rosse del governo Syriza sui temi caldi del negoziato: aumento dell'Iva, taglio delle pensioni e determinazione del surplus primario di bilancio.
Frattanto da fonti di stampa si è appreso che lunedì prossimo, giorno festivo in Grecia in quanto Pentecoste, si potrebbe svolgere un'altra teleconferenza fra il premier Tsipras da Atene e la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande da Berlino.
La battaglia sulla linea da seguire con i creditori ha coinvolto anche a scelta di Elena Panaritis come nuovo rappresentante greco presso l'Fmi, sostenuta dal ministro Varoufakis, decisione che ha sollevato molte critiche ad Atene. A quanto scrive il quotidiano Ekathimerini, la nomina dell'economista non è piaciuta a diversi esponenti di Syriza, il partito del primo ministro Alexis Tsipras. Contro la sua nomina, riferiscono fonti citate dal sito si sarebbe espresso il vice ministro per le Relazioni Esterne Euclid Tsakalotos, alla guida del gruppo di lavoro del governo che segue i negoziati politici con i creditori internazionali.
Le stesse fonti scrivono che la Panaritis è appoggiata sia da Varoufakis che dal ministro dello Sviluppo Giorgos Stathakis. L'economista prescelta ha lavorato in passato alla Banca Mondiale, ma è stata anche deputata del partito socialista Pasok fra il 2009 e il 2012. Negli ultimi mesi è stata consigliere di Varoufakis ed è stata coinvolta (e poi messa all'angolo) nei negoziati con i creditori internazionali. Alcuni deputati di Syriza come Sofia Sakorafa hanno affermato che la decisione di nominare un ex deputato del Pasok «va oltre ogni limite», mentre il Pasok ha accusato la Panaritis di essere una «opportunista politica». La nomina giunge mentre si cerca di trovare entro la fine del mese un accordo fra la Grecia e i creditori internazionali per lo sblocco dell'ultima tranche da 7 miliardi di euro del salvataggio internazionale e si avvicina la scadenza del 5 giugno quando la Grecia dovrebbe restituire 300 milioni di euro al Fmi.
Atene vuola unirsi alla banca dei Brics
Il ministro dell'Energia greco, Panagiotis Lafazanis, durante la sua visita a Mosca di ieri ha espresso interesse per l'ingresso della Grecia nella nuova banca per lo sviluppo alla quale le principali economie emergenti (i cosiddetti `Brics´: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) intendono dar vita per creare un'alternativa alla Banca Mondiale. Lo riferisce una nota del governo ellenico.
Il nuovo istituto, che dovrebbe essere attivo da luglio, vede gia' tra i soci fondatori alcune delle maggiori economie europee, come Germania, Italia e Francia. Secondo la nota, il vice ministro delle Finanze russo, Sergei Storchak ha assicurato l'appoggio alla richiesta di Atene, alla quale ha garantito che verra' chiesto un contributo «molto basso».
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