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Merkel: accordo su debito greco ancora possibile, ma servono riforme

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la crisi dell’eurozona

Merkel: accordo su debito greco ancora possibile, ma servono riforme

È ancora possibile per la Grecia raggiungere un accordo con i suoi creditori, l'Unione europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca centrale europea. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, in un intervento al parlamento tedesco. Gli sforzi della Germania - ha aggiunto Merkel - sono indirizzati a tenere la Grecia dell'eurozona, ma Atene «deve implementare decisamente le riforme».

Ma Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, ha sottolineato come la Banca centrale europea non abbia un piano per aiutare la Grecia se il governo non dovesse rispettare le scadenze per pagare il Fmi a fine mese. In un'intervista a Les Echos alla domanda se la Bce aiuterebbe Atene, Weidmann ha risposto «ovviamente no». «Non è compito della Bce e finanziare gli Stati: è persino vietato», ha aggiunto. La palla è nel campo greco. «Gli ultimi giorni hanno mostrato che non è rimasto molto tempo per trovare un accordo», ha sottolineato, rimarcando che la situazione «in Spagna e Italia è molto diversa» e che l'esistenza dell'euro non dipende dalla Grecia: un default greco danneggerebbe soprattutto la Grecia stessa.

Tutto questo nel giorno in cui si tiene a Bruxelles un incontro dei ministri delle Finanze europei che rischia di essere inconcludente. Sul fronte politico, sia Atene che Bruxelles si sono espresse ieri con animosità, confermando le loro posizioni in un clima tra le parti ormai avvelenato. Un alto funzionario europeo ha spiegato ieri qui a Bruxelles che la discussione sul dossier greco sarà «piuttosto breve». I creditori hanno fatto le loro proposte per sbloccare nuovi aiuti alla Grecia; spetta ad Atene avvicinare le sue posizioni, mentre mancano 14 giorni alla fine dell'attuale memorandum.

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