TOKYO - «Sono estremamente orgoglioso dell'unione con il Financial Times, una delle più prestigiose società giornalistiche del mondo». Così Tsuneo Kita, Ceo del più diffuso quotidiano economico del mondo, il Nihon Keizai Shimbun (Nikkei), ha commentato l'acquisizione della gloriosa testata britannica nata nel 1888. Il gruppo giapponese pagherà 844 milioni di sterline (circa 1,3 miliardi di dollari) a Pearson, la società che possedeva il giornale della City da quasi sessant'anni e il cui Ceo John Fallon non aveva fatto mistero di esser pronto a mollare (a differenza dei predecessori).
L'intesa include FT.com e riviste come The Bankers e Investors Chronicle, ma non la sede centrale di Southwark né la quota del 50% nell'Economist. L'offerta da Tokyo curata da Rothschild - che prevede un contributo di 90 milioni di sterline direttamente al fondo pensioni Pearson - ha prevalso soprattutto su quella avanzata dal gruppo tedesco Axel Springer.
Kita si è premurato di sottolineare i valori comuni di qualità e imparzialità del lavoro giornalistico. «Il nostro motto è quello di fornire reporting di alta qualità sull'economia e altri settori, mantenendo correttezza e imparzialità. Il che è molto simile a quello dell'FT. Condividiamo gli stessi valori giornalistici e insieme cercheremo di contribuire allo sviluppo dell'economia globale».
Il Nikkei - controllato dai dipendenti - ha una diffusione di circa 3,12 milioni di copie, contro le circa 730mila del Financial Times (di cui solo 213mila cartacee). Il giro d'affari equivalente a circa 1,4 miliardi di euro lo posiziona tra i principali gruppi editoriali giapponesi. Ed è suo il “brand” e il calcolo dell'indice dei principali titoli della Borsa di Tokyo.
Come altre società giapponesi, non ha prospettive di sviluppo in patria, a causa del declino della popolazione e delle limitate prospettive di crescita dell'economia e della raccolta pubblicitaria (a parte la disaffezione dei giovani verso la lettura a pagamento). Così ha deciso il grande balzo all'estero, accodandosi alla marea montante di acquisizioni oltre confine in corso da parte della Corporate Japan.
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