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Arrestato in Giappone l'ex re dei bitcoin Mark Karpeles

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l’ex chief executive di Mt. Gox

Arrestato in Giappone l'ex re dei bitcoin Mark Karpeles

TOKYO – Clamorosi sviluppi dell'inchiesta sul fallimento dell'ex più importante borsa per lo scambio della moneta virtuale Bitcoin. La polizia metropolitana di Tokyo ha arrestato questa mattina il francese Mark Karpeles, già chief executive di Mt. Gox, con l'accusa di aver falsificato dati attraverso accessi illegali al sistema computerizzato dell'exchange. Il che avrebbe contribuito a un crack della moneta virtuale, con la sparizione di bitcoin per un valore equivalente a circa 390 milioni di dollari.

Nel febbraio dell'anno scorso Karpeles aveva annunciato uno stop ai prelievi sostenendo che un virus aveva infettato il sistema rendendolo vulnerabile alle incursioni di pirati informatici. In seguito aveva affermato di aver rinvenuto 200mila degli 850mila bitcoin spariti in un “cold wallet” elettronico.

Il trentenne francese avrebbe protestato con veemenza al momento dell'arresto, dichiarando che non avrebbe firmato alcun documento senza la presenza dei suoi avvocati. Ma era nei guai anche con le autorità degli Stati Uniti, essendosi rifiutato di comparire negli Usa per dare spiegazioni sul crack di Mt. Gox, che aveva frenato temporaneamente la diffusione del sistema alternativo di pagamenti, criticato per la sua opacità ma anche amato da un crescente numero di utilizzatori. Mt.Gox aveva in passato dichiarato di essere di grand lunga il principale mercato di bitcoin, gestendo fino all'80% delle transazioni globali sulla divisa immateriale.

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