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Brasile, destra in piazza per l’impeachment della Rousseff

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popolarità ai minimi storici

Brasile, destra in piazza per l’impeachment della Rousseff

  • –con un post dal blog Econopoly

«Impeachment adesso». Decine di migliaia di persone hanno manifestato in tutto il Brasile contro la presidente Dilma Rousseff, la cui popolarità - ridotta ormai ai minimi termini, all’8% - è stata fatta a pezzi dalla crisi economica e dalla corruzione. Gli organizzatori, movimenti di destra sostenuti da un partito dell'opposizione, hanno indetto manifestazioni in oltre 200 città, con i primi cortei che si sono messi in marcia nella capitale Brasilia, Belo Horizonte, Recife, Salvador de Bahia e Belem. A Rio de Janeiro, la manifestazione contro il governo si è svolta lungo la spiaggia di Copacabana.

Gli organizzatori hanno puntato su una partecipazione di massa, anche superiore a quelle che avevano richiamato un milione di persone a marzo e oltre 600 mila in aprile. I manifestanti reclamano le dimissioni o l'apertura di un procedimento di impeachment contro la Rousseff, 67 anni, che ha iniziato lo scorso gennaio il suo secondo mandato dopo una difficile rielezione a novembre.

La presidente ha visto crollare all'8% il suo livello di gradimento nel giro di pochi mesi, a causa soprattutto dello scandalo Petrobras, con decine di milioni di dollari in tangenti spediti in Svizzera, in cui è stato coinvolto anche il Partito dei Lavoratori, di cui Dilma è massima esponente.

Rousseff nelle ultime due settimane ha cercato di tessere una coalizione che possa garantirle la sopravvivenza politica. Associazioni imprenditoriali, banchieri e alcuni dei grandi media del paese hanno appoggiato i blocchi sociali tradizionalmente fedeli al PT nel contrastare la richiesta di impeachment della destra.

Eppure, la crisi potrebbe diventare ancora più seria se si intensificassero le proteste e gli scioperi per il mancato adeguamento dei salari nell’industria, opportunità negata dall’attuale difficile momento dell’economia brasiliana. La manifestazione di oggi potrebbe segnare uno spartiacqua, un prima e un dopo nella storia personale e politica della Rousseff.

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