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EMERGENZA MIGRANTI

L’apertura Ue: più flessibilità sui conti ai Paesi che accolgono i profughi

LUSSEMBURGO - Improvvisamente, l’emergenza immigrazione è diventata anche un tema di politica economica. I Ventotto hanno chiesto ieri alla Commissione europea di valutare se l’arrivo nell’Unione di migliaia di immigrati possa indurre a maggiore flessibilità nel valutare l’andamento dei conti pubblici. La prima risposta di Bruxelles è stata guardinga, a ridosso di una riunione dei ministri degli Interni che dovrebbe dare un primo via libera alla redistribuzione in 24 mesi di 120mila migranti.

«L’arrivo di migliaia di rifugiati avrà un impatto sul bilancio europeo così come sui bilanci nazionali – ha detto il ministro delle Finanze lussemburghese Pierre Gramegna in una conferenza stampa a margine di un Ecofin qui in Lussemburgo –. Abbiamo quindi chiesto alla Commissione di effettuare una analisi finanziaria ed economica sull’impatto di questa situazione, e valutare se l’emergenza immigrazione possa essere considerata una circostanza eccezionale nel quadro del Patto di Stabilità».

La richiesta è giunta dopo che alcuni Paesi negli ultimi giorni hanno posto il problema. In prima fila l’Austria e l’Irlanda. «La posizione del governo irlandese è che l’Europa dovrebbe gestire l’emergenza al di fuori dei normali obiettivi di deficit», ha detto ancora ieri Simon Harris, il vice ministro delle Finanze irlandese. Gramegna ha precisato che la questione è stata trattata dai ministri «in modo non controverso», come dire che gli Stati più attenti al rispetto delle regole non si sono opposti.

In un primo commento, il commissario agli affari monetari Pierre Moscovici è stato guardingo: «Applicheremo le regole in maniera coerente, tenendo conto di tutti i fattori e analizzando le circostanze specifiche ed eccezionali. Non voglio per ora speculare. La Commissione sarà molto attenta e farà un’analisi economica e di bilancio». Poche ore prima, Moscovici aveva precisato che a fronte di nuovi costi, l’immigrazione è anche fonte di nuovi consumi e che l’impatto economico «non è negativo».

Sottolineando gli aspetti positivi dell’immigrazione a margine dell’Ecofin, Moscovici è sembrato relativizzare i costi per i bilanci nazionali dell’accoglienza dei profughi. Ciò detto, la porta della Commissione a una posizione più accomodante nel valutare l’andamento dei conti pubblici non è chiusa. Per l’Italia, che chiede maggiore flessibilità di bilancio, l’emergenza immigrazione potrebbe rappresentare una nuova arma nel negoziato con Bruxelles sulla Finanziaria del 2016.

Intanto, i ministri degli Interni si riuniranno lunedì a Bruxelles per discutere la proposta della Commissione di redistribuzione di 120mila persone. Un diplomatico lussemburghese, rappresentante della presidenza di turno, ha detto di prevedere che vi sarà un primo accordo politico: «I ministri dovrebbero dare mandato per un negoziato diplomatico con l’obiettivo di chiudere nella riunione ministeriale dell’8 ottobre». I nodi sono ancora una volta la chiave di ripartizione e l’obbligatorietà delle quote.

Un altro aspetto controverso è l’idea di imporre un contributo ai Paesi che non vogliono sottostare al ricollocamento obbligatorio. Ad alcuni governi la scappatoia non piace. Al tempo stesso potrebbe essere il modo per convincere i Paesi contrari a quote obbligatorie ad accettare le nuove misure. Sempre lunedì, i ministri daranno il via libera definitivo alla redistribuzione volontaria su 24 mesi di 40mila persone, decisa in luglio e che ha ricevuto questa settimana il benestare del Parlamento europeo.

Nel caso di mancato accordo lunedì, per via in particolare dell’eventuale insormontabile opposizione di alcuni Paesi dell’Est, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha avvertito che è pronto a convocare un vertice dei capi di Stato e di governo per risolvere la questione. Nel frattempo, incurante delle difficoltà a trovare una intesa sui numeri già proposti da Bruxelles, il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha già detto che l’Europa deve fare ulteriori sforzi.

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