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Migranti, 34 annegati nell’Egeo. Tra loro 15 tra bambini e…

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Europa

Migranti, 34 annegati nell’Egeo. Tra loro 15 tra bambini e neonati

Un barcone pieno di migranti si è rovesciato in mare al largo dell'isola greca di Fermakonissi, nell'Egeo meridionale, e 34 dei passeggeri, fra cui 11 bambini e 4 neonati, sono morti. Almeno 68 migranti sono stati salvati dalla guardia costiera greca e altri 30 hanno raggiunto a nuoto le coste dell'isola.A riferire il bilancio del naufragio, ancora provvisorio, sono diversi media greci, fra cui il sito di Ekathimerini.

Ministro tedesco: controlli ai confini Ue un «fallimento totale»
E intanto continua la battaglia polemica sulla risposta europea all'emergenza immigrati. Il ministro dei trasporti tedesco, Alexander Dobrint, ha denunciato il «fallimento totale» della Unione europea nella difesa dei suoi confini esterni, sollecitando misure urgenti per arrestare l'afflusso record di migranti e profughi dal Medioriente. «Sono necessarie misure urgenti ed efficaci per bloccare il flusso di profughi», ha spiegato.

Appello della Francia alla Ue: cambiare sistema di accoglienza
La Francia, in vista del vertice straordinario di Bruxelles fissato per lunedì i ministri affari interni Ue per discutere del pacchetto migranti , ha lanciato proprio oggi un appello all'Unione europea affinché acceleri la creazione di un dispositivo comune di accoglienza dei rifugiati ed ha duramente criticato l'Ungheria, pronta a sbarrare l'accesso al suo territorio con le durissime misure anti-immigrati che entreranno in vigore il 15 settembre.

Le critiche all’Ungheria: con i suoi muri è contro i valori comuni dell’Europa
«L'Europa si trova di fronte a una scelta storica: si gioca il suo posto nella storia, in termini di valori e di dignità, nell'accoglienza dei rifugiati, ma anche in termini di efficacia», ha dichiarato il sottosegretario agli Affari Esteri, Harlem Désir. «Se impiegheremo troppo tempo, allora non ci sarà alcun controllo nell'accoglienza dei profughi (...) La priorità è ora quella di mettere in atto dei centri di registrazione», ha insistito. In questa prospettiva, ha detto ancora Désir, «la Commissione europea acceleri il finanziamento nei confronti di Italia e Grecia». Interpellata sulla linea dura adottata dall'Ungheria, il sottosegretario francese ha commentato: «Con il suo filo spinato, si mette chiaramente contro i valori dell'Unione europea. I valori dell'Unione europea non sono quelli di costruire muri e di condurre una politica nazionale» a danno di soluzioni comuni.

Slovacchia pronta ad esercitare diritto di veto sulle quote Juncker
All’appello della Francia fa da contraltare l’annuncio della Slovacchia che oggi si è detta pronta a esercitare il potere di veto su qualsiasi decisione riguardante le quote obbligatorie sulla distribuzione dei migranti. Alla vigilia del vertice Ue di domani a Bruxelles il ministro dell'Interno Robert Kalinak ha confermato di aver ricevuto dal governo e dal Parlamento «il mandato a esercitare il diritto di veto sulle quote perchè non hanno senso, sono direttamente contro gli interessi dei rifugiati e non risolvono la crisi».

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