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Germania: test su tutti i modelli Volkswagen. Dati falsi in 98mila auto…

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STOP A VENDITE DI VARIE VETTURE NEGLI USA

Germania: test su tutti i modelli Volkswagen. Dati falsi in 98mila auto a benzina

Si allarga lo scandalo sulle emissioni inquinanti che ha travolto Volkswagen. Il governo tedesco ha annunciato che tutti i modelli del gruppo saranno sottoposti a controlli. Intanto la casa di Wolfsburg ha deciso volontariamente di fermare le vendite del suv Touareg e dei modelli Audi A6, A7, A8, Q5 e Q7 e la divisione nordamericana di Porsche ha deciso il blocco «volontario» delle vendite dei modelli dal 2014 al 2016 della Cayenne diesel in Usa e Canada. La decisione è stata presa dopo che l'Epa, l'authority Usa sulla protezione ambientale, ha accusato la casa tedesca di aver «truccato» il controllo sulle emissioni non solo sui motori più piccoli ma anche sulle auto di grossa cilindrata comprese le Cayenne, le Touareg e diverse Audi. «Stiamo lavorando intensamente per risolvere questo problema. I clienti possono continuare ad usare i veicoli normalmente», ha sottolineato Porsche in un comunicato.
Volkswagen ha respinto le accuse dell'Epa ma si è dichiarata pronta a collaborare per risolvere la questione.

Ieri la casa madre ha rivelato di aver riscontrato anomalie anche sulle emissioni di CO2, laddove finora lo scandalo sembrava riguarare principalmente gli ossidi di azoto (NOx).
Volkswagen ha già quantificato in circa 2 miliardi di euro i costi supplementari di questo nuovo fronte, che dovrebbe coinvolgere altri 800mila veicoli - di cui 98mila con motori a benzina mentre finora lo scandalo aveva coinvolto solo motori diesel - oltre ai circa 11 milioni già coinvolti nella vicenda battezzata Dieselgate. Immediata la reazione negativa del mercato, con il titolo Volkswagen arrivato a perdere fino al 10 per cento prima di chiudere a -9,5 per cento.

A questo proposito il portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert ha dichiarato che Volkswagen ha «il dovere di chiarire in piena trasparenza» le nuove irregolarità emerse relative ai valori delle emissioni di CO2. Ha precisato tuttavia che, anche in presenza di un ampliamento delle dimensioni del dieselgate, il buon nome del made in Germany non è in discussione.

Come se non bastasse, secondo Bloomberg un ulteriore aspetto di allarme riguarda il fatto che per la prima volta nel problema vengono incluse anche veicoli con motore a benzina, laddove finora la questione era rimasta confinata ai propulsori diesel. In particolare ci sarebbero anomalie anche su un motore a benzina 1.400 di cilindrata.

La vicenda crea comunque imbarazzo al governo tedesco, tanto che il ministro dei Trasporti, Alexander Dobrindt, ha annunciato che tutti i modelli del gruppo Volkswagen, sia a benzina che a gasolio, saranno sottoposti a controlli sulle emissioni. «Tutto sarà controllato - ha spiegato il ministro - Il problema deve essere eliminato e non devono esserci oneri per i consumatori». Le emissioni di anidride carbonica sottostimate dalla casa, ha aggiunto, si tradurranno in tasse più alte sui consumi per i proprietari delle auto e questi costi-extra dovranno essere sostenuti da Volkswagen.

A Borse europee chiuse, arriva un’altra tegola sul gruppo. Moody's ha infatti declassato il rating di Volkswagen ad A3 da A2 e quello dei commercial paper e di altri rating a breve del gruppo a “Prime-2”, da “Prime-1”. Rivisto in calo da Baa1 a Baa2 anche il rating junior subordinate assegnato alle emissioni di Volkswagen International Finance. L'outlook per tutti i rating è negativo.

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