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Russia, raddoppiati raid contro l’Isis. Alleanza…

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pioggia di bombe su raqqa

Russia, raddoppiati raid contro l’Isis. Alleanza Putin-Hollande. Mosca chiede coalizione come contro Hitler

La tragedia di Parigi e quella dell’aereo russo precipitato in Sinai sta riavvicinando la Russia all’Occidente, ora le priorità dei russi sono cambiate. In Siria è scattata la rappresaglia di Mosca per quella bomba che, come hanno finalmente riconosciuto i servizi di sicurezza dell’Fsb, è stata la causa dell’esplosione sull’Airbus A321 precipitato il 31 ottobre scorso, con 224 persone a bordo. E ora la Russia ha alzato il tiro della campagna aerea contro Raqqa - bastione dello Stato Islamico in Siria - e contro altri obiettivi dell’Isis ad Aleppo, e a Idlib. Ma questa volta, gli americani sono stati avvertiti: una fonte del Pentagono ha confermato all’agenzia Associated Press che Mosca aveva comunicato al centro di coordinamento della coalizione guidata dagli Stati Uniti in Qatar che avrebbe lanciato su Raqqa missili cruise, dalle proprie navi sul Mediterraneo. E dopo aver parlato al telefono nel pomeriggio con François Hollande, Putin ha suggellato la nuova alleanza. Per «coordinare le attività di agenzie militari e servizi di sicurezza» contro l’Isis il presidente francese incontrerà Putin il 26 novembre, a Mosca, mentre vedrà Barack Obama due giorni prima, a Washington.

Poco dopo, il ministero russo della Difesa ha fornito più dettagli: raddoppiati i raid sulla Siria, nelle ultime 48 ore sono state compiute 2.300 sortite, utilizzando missili cruise e bombardieri strategici TU-106 e TU-95MS. Alle forze già schierate in Siria - tra il Mediterraneo e le basi di Tartous e di Latakia - si aggiungeranno altri 25 aerei. Mentre le truppe del governo di Damasco, riferisce il capo di Stato maggiore russo Valerij Gherasimov, hanno lanciato un’offensiva su Palmira, l’antica città tra Raqqa e Damasco finita in mano ai jihadisti, che ne hanno fatto scempio. Vladimir Putin ha dato ordine alla Marina di lavorare in coordinamento con le forze francesi, e ora che coordinamento è la parola d’ordine anche a Mosca, la Duma di Stato ha invitato i parlamentari dei Paesi europei, dell’America settenrionale, del Medio Oriente e di altre regioni del mondo di fare tutto quanto è in loro potere per costituire una coalizione internazionale per la lotta al terrorismo, «oltre le loro divergenze»: come avvenne contro Hitler, scrivono i deputati russi.

Intanto, dopo i primi bombardamenti di domenica sera su Raqqa, anche i francesi hanno effettuato nella notte di lunedì nuovi raid aerei su postazioni dei jihadisti dell’Isis a Raqqa, nel Nord della Siria, distruggendo un centro di comando e una base di addestramento. «L’esercito francese ha compiuto per la seconda volta nello spazio di 24 ore un raid aereo contro Daesh (Isis) a Raqqa, in Siria», ha confermato il ministero della Difesa francese in un comunicato. Il raid, in coordinamento con le forze americane, è stato compiuto da «dieci aerei Rafale e Mirage 2000, che sono partiti dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Giordania». «I due obiettivi sono stati colpiti e distrutti simultaneamente», ha spiegato Parigi.

Nella notte di lunedì, appena tornato dal vertice del G-20 ad Antalya, Putin aveva collegato per la prima volta all’Isis l’abbattimento dell’aereo russo A321 sul Sinai, il 31 ottobre scorso. E dopo aver assicurato che i responsabili saranno trovati e puniti, ha dato ordine di cercarli «a prescindere dal luogo geografico e in qualunque momento»: e distruggerli. A questo scopo, l’Fsb ha anche annunciato una ricompensa di 50 milioni di dollari per chiunque fornisca informazioni che aiutino a rintracciare i terroristi.


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