Il 99% di 45 miliardi fa 44,55 miliardi. È questa la straordinaria donazione in beneficenza, precisa al dollaro, promessa da Mark Zuckerberg e da sua moglie Priscilla Chan in onore della nascita la scorsa settima della loro prima figlia, Max. Una donazione in azioni che trasforma immediatamente il 31enne fondatore di Facebook in uno dei grandi benefattori della Corporate America.
E soprattutto nel leader della filantropia tra gli imprenditori di successo della nuova generazione di Internet, spesso criticata per avarizia e disimpegno sociale.
La donazione di Zuckerberg - che possiede 4 milioni di azioni ordinarie e oltre 400 milioni di super-titoli con speciali diritti di voto valutate in tutto appunto 45 miliardi - sarà distribuita nel corso della sua vita a partire da un miliardo l'anno nel primo triennio. Segnale che la generosità del re dei social network non significa affatto che intenda cedere il controllo della società nel prevedibile futuro. Ma la sua fortuna, altrettanto indubbiamente, finirà progressivamente nelle casse di una fondazione battezzata Chan Zuckerberg Initiative.
Per portata e significato l'annuncio è paragonabile alla decisione di un grande imprenditore della precedente generazione: quel Bill Gates che con la Bill and Melinda Gates Foundation ha attirato anche i capitali dell'Oracolo (nonché filantropo) di Omaha Warren Buffett e ha lasciato in questi anni il segno nella lotta alle malattie e alla povertà come ora all'effetto serra, con il lancio di un fondo ambientale destinato ai paesi in via di sviluppo.
Gates, con Buffett, è anche promotore del Giving Pledge, la campagna globale per ottenere l'impegno dei miliardari a donare la maggior parte dei loro patrimoni. Ad agosto di quest'anno erano 137 i miliardari che avevano aderito all'appello, in buona parte cittadini americani. Uno di questi è lo stesso Zuckerberg, firmatario del manifesto da ormai cinque anni or sono, da quando aveva cioe' soli 26 anni.
Zuckerberg, in una lunga lettera indirizzata alla figlia e pubblicata sul sito del social network, ha motivato le accresciute ambizioni della sua filantropia con la volonta' di intervenire per risolvere i problemi e promuovere il potenziale umano e l'eguaglianza a vantaggio delle future generazioni. “Apprendimento personalizzato, cura delle malattie, connessione tra le persone e costruzione di solide comunita'” sono gli obiettivi enunciati.
«Continuerò a essere l'amministratore delegato di Facebook per ancora molti anni, ma queste sfide sono troppo importanti per aspettare che tu e io invecchiamo prima di iniziare ad agire», ha scritto nella missiva alla figlia. Ancora: «Oggi io e tua madre impegniamo la nostra vita a fare la nostra piccola parte per affrontare questi problemi».
La decisione è giunta dopo che nel 2015 Zuckerberg ha già offerto 1,6 miliardi in beneficenza a scuole, campagne per la diffusione dell'accesso a Internet e a ospedali quali il San Francisco General Hospital dove Priscilla Chan è pediatra. Nel 2010 aveva inoltre fatto notizia una sua donazione da cento milioni alle scuole pubbliche della città di Newark nel New Jersey, tra le più povere e dilapidate del Paese.
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