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l’annuncio delle tv di stato

La Corea del Nord: «Abbiamo fatto detonare una bomba all’idrogeno»

TOKYO - dal nostro corrispondente Stefano Carrer

6 gennaio 2016, 10 del mattino ora locale, ancora notte fonda in Europa: per la prima volta la Corea del Nord ha fatto detonare con successo una bomba all'idrogeno ovvero termonucleare, più potente di un normale ordigno atomico e meglio inseribile in un missile balistico per un eventuale lancio a lunga gittata.

L'annuncio è stato dato con toni enfatici dalla tv del regime, poco dopo che il servizio geologico americano aveva rilevato una scossa sismica di magnitudo 5,1 con epicentro presso il sito nucleare di Punggye-ri. Un evento definito come un “atto di autodifesa” che pone il Paese nel novero degli “Stati nucleari avanzati”: sarebbe anche una celebrazione anticipata del 33esimo compleanno del leader Kim Jong un, che cade questo venerdì. L'agenzia di stampa ufficiale KNCA ha aggiunto che il Paese agirà in modo “responsabile”: non utilizzerà bombe nucleari a meno che la sua sovranità non sia infranta e non trasferirà la relativa tecnologia a terzi.

La notizia ha colto il mondo di sorpresa, visto che gli esperti erano stati sostanzialmente concordi nell'esprimere scetticismo dopo che alcune settimane fa Kim Jong un aveva dichiarato che il suo Paese aveva sviluppato questo tipo di tecnologia. D'altra parte, Kim ha abilmente “depistato” gli osservatori del suo regime con un discorso di inizio anno dai toni pacifici, senza alcun riferimento al “deterrente” atomico.

Se confermato, il quarto test nucleare sotterraneo della Corea del Nord – dopo quelli del 2006, 2009 e 2013 – dimostrerebbe la determinazione di Pyongyang ad accelerare i programmi di rafforzamento militare senza riguardo ai costi politici, con conseguente forte aumento delle tensioni in Asia orientale che in questo inizio anno si sommano a quelle in Medio Oriente.

Il premier giapponese Shinzo Abe ha definito quanto accaduto oggi una minaccia intollerabile alla sicurezza del Paese. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu terrà oggi una riunione straordinaria, ma non è chiaro quali nuove decisioni possa prendere, visto che sono già in vigore le sanzioni internazionali varate e rafforzate dopo i precedenti test atomici.

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