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germania sotto SHOCK

Abusi su donne di Colonia, lascia il capo della polizia. Merkel: verità o danno per i profughi

Il capo della polizia di Colonia è stato sospeso in seguito alle critiche ricevute per la mancata prevenzione e la gestione delle molestie sessuali e delle violenze commesse da migranti nella notte di Capodanno. Wolfgang Albers, 60 anni, è stato messo in «aspettativa provvisoria». Su di lui hanno pesato anche le dichiarazioni del sindaco di Colonia, che lo ha accusato di aver cercato di offuscare la reale portata dell’evento e di non avere più fiducia in lui.

Oltre la metà dei sospetti identificati dalla polizia che indaga sulle aggressioni nella città tedesca sono richiedenti asilo, come ha confermato il ministero degli Interni della Germania. Il portavoce del ministero, Tobias Plate, ha dichiarato durante una conferenza stampa che la polizia federale ha identificato 32 persone sospettate di aver partecipato alle violenze, di cui 27 provenienti da Nordafirca e Medio Oriente (la maggior parte da Algeria e Marocco) e 22 delle quali avevano chiesto asilo in Germania. Altri 44 sospetti non sono stati identificati.

Plate ha dichiarato che la stragrande maggioranza delle 32 azioni penali documentate dalla polizia federale la notte di Capodanno sono legate ai reti di furto e lesioni. Tre sono legate ad aggressioni sessuali, anche se la polizia ancora ignora i responsabili.
Ha aggiunto che delle 31 persone arrestate, nove sono algerine, otto marocchine, cinque iraniane e quattro siriane; ci sono inoltre due cittadini tedeschi, un iracheno, un serbo e uno statunitense tra i responsabili. Un rapporto interno della polizia successivo alle violenze ha evidenziato come alcune donne siano state costrette a scappare tra una folla di uomini ubriachi.

Merkel, verità o danno a maggioranza profughi
Sulla vicenda è intervenuta nuovamente la canncelliera tedesca Angela Merkel, la quale ritiene importante «che la piena verità sia messa sul tavolo senza sconti ed edulcorazioni». Diversamente si avrebbe un «danno» allo stato di diritto e alla grande maggioranza dei profughi che non ha alcuna colpa e cerca protezione, ha detto il portavoce Georg Streiter, il quale ha anche confermato che «è necessario riflettere sull'attuale normativa e studiare bene la possibilità di espellere dalla Germania i condannati stranieri», uno dei temi che si sono aperti nel Paese dopo i fatti di Colonia.

È chiaro che la vicenda pesa non poco sulla controversa decisione della cancelliera di aprire le porte ai profughi stranieri. Nel 2015 la Germania ha accolto 1,1 milioni di rifugiati, in gran parte provenienti da una Siria sempre più stremata. «Ci sono oltre 8 milioni di persone che sono sfollate e 4 milioni che si sono rifugiate fuori dal Paese - ha ricordato il segretario di Caritas Internationalis, Michel Roya, commentando la drammatica situazione che sta vivendo la citta' siriana di Madaya - C'è gente che non riesce più a mangiare. Non ci sono più farmaci. Ci deve essere misericordia anche per il prossimo lontano». Un quadro terribile che tuttavia, agli occhi dell’opinione pubblica europea, rischia di passare in secondo piano sull’onda dell’emotività legata ai gravi fatti di Colonia.

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