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Allarme di Hollande: «La Francia è in emergenza…

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L’ANNUNCIO DEL PRESIDENTE FRANCESE

Allarme di Hollande: «La Francia è in emergenza economica». Piano da 2 miliardi contro la disoccupazione

Una emergenza economica, con due priorità: la sicurezza e la disoccupazione. Il presidente della Francia, François Hollande, ha lanciato stamane l’allarme sulla situazione del Paese, che non riesce a risolvere i suoi problemi strutturali. Il capo dell’Eliseo ha presentato, a meno di 18 mesi dalle presidenziali, un piano d'emergenza sul lavoro. Sette misure chiave finanziate «con oltre 2 miliardi di euro di sforzi di bilancio». Hollande ha sottolineato che le misure saranno realizzate «senza prelievi supplementari di alcuna sorta», e che un miliardo di euro verrà impiegato per la formazione di 500mila disoccupati.

«Ritengo che di fronte al disordine mondiale, di fronte ad una congiuntura economica incerta e una disoccupazione persistente, vada anche proclamato uno stato d'emergenza economico e sociale», ha detto Hollande. Per i media francesi questa «è l'ultima chance» del presidente. «È la sua ultima battaglia - scrive Le Monde - sarà quella che segnerà il bilancio del suo quinquennato e che determinerà la sua capacità di correre per un secondo mandato nel 2017».

Attualmente il tasso di disoccupazione in Francia è del 10,4%, pari a 3,57 milioni di persone. Hollande ha vincolato la sua ricandidatura alle presidenziali del 2017 - ritenuta difficile visti i sondaggi che lo vedono arrancare in campo socialista dietro il primo ministro Manuel Valls - alla riduzione di questa percentuale assai elevata. Il piano contro la disoccupazione è costituito da 7 punti. Hollande si è impegnato a non ricandidarsi all'Eliseo nel 2017 se non riuscirà ad invertire la cosiddetta “curva della disoccupazione” .

Il piano di Hollande prevede il versamento di un premio di 2mila euro alle imprese con meno di 250 dipendenti per ogni assunzione con contratto indeterminato oppure con un contratto a tempo determinato di oltre sei mesi con un salario pari ad almeno 1,3 volte il salario minimo. Inoltre, grazie ad un sostegno finanziario dello Stato, si punta a far crescere i contratti di apprendistato dagli attuali 8mila fino a 50mila. Infine si pensa ad un tetto massimo per le indennità di licenziamento, mentre la futura riforma del codice del lavoro permetterà degli accordi in seno alle imprese che potranno derogare al contratto nazionale in tema di organizzazione del lavoro «nell'interesse dell'occupazione».

È stato anche stanziato un miliardo di euro per la formazione di 500mila disoccupati meno qualificati in settori come il digitale e l'ambiente. Esprimendosi davanti al consiglio economico e sociale, il presidente ha spiegato che per i francesi l'occupazione è «l'unica cosa che valga oltre alla sicurezza».

I due miliardi di euro, spiegano al ministero dell'economia, «verranno interamente finanziati» da risparmi e tagli alla spesa. Il credito d’imposta per le aziende che assumono (Cice) da temporaneo diventerà definitivo con un abbassamento strutturale dei contributi sociali a carico delle imprese.

L’economia francese fatica a uscire dalla crisi degli scorsi anni. Nel 2015 il Pil è aumentato dell’1,2% secondo le stime preliminari della Banca di Francia e quest’anno dovrebbe crescere dell’1,4 per cento.

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