Mondo

Virus Zika: nove casi in Italia. L’Oms: consentire…

  • Abbonati
  • Accedi
trasmesso dalle zanzare

Virus Zika: nove casi in Italia. L’Oms: consentire contraccezione e aborto nei Paesi colpiti

  • –di Si.Spe.

C’è un nuovo caso di infezione da Zika virus in Italia, ed è stato accertato a Roma. Si tratta di una persona italiana che ha soggiornato in Brasile a gennaio e al rientro ha manifestato rash cutaneo, senza febbre o altri sintomi. Dopo 2 giorni si è presentata all'Istituto nazionale per le Malattie infettive Spallanzani di Roma dove è stata visitata: qui, gli esami virologici specifici hanno messo in evidenza la presenza di infezione da Zika virus.

Salgono così a 9 i casi di Zika in Italia, mentre lo Spallanzani ha attivato un percorso ambulatoriale ad hoc per le malattie tropicali. Il personale sanitario che si trova a valutare pazienti con infezione, sospetta o confermata, può contattare l'Ambulatorio di Malattie infettive e tropicali dell'Istituto, che è anche la struttura di riferimento del Piano regionale Giubileo straordinario. Inoltre, il virus Zika è stato inserito nei protocolli per la valutazione effettuata dall'ambulatorio per le infezioni in gravidanza presente in Istituto. Le donne in gravidanza in casi di particolare urgenza possono contattare il centralino dell'Istituto (tel. 06-551701).

Quattro dei casi italiani si sono registrati in Veneto. Il quarto, accertato oggi a Padova, è una persona italiana tornata da un viaggio nella Repubblica Dominicana e curata all'Ospedale civile di Venezia. Le sue condizioni sono buone.

Febbricola e sintomi lievi, ma «possibile legame con malformazioni fetali»
«In un caso su quattro la malattia decorre in maniera asintomatica - spiega Antonio Chirianni, direttore dipartimento malattie infettive dell'ospedale dei Colli Monaldi-Cotugno-Cto di Napoli -, mentre nella maggior parte dei casi la sintomatologia è lieve e si manifesta con febbricola, esantema, congiuntivite.

Ma a scatenare l’allarme nei confronti di Zika, virus della famiglia Flaviviridae (Flavivirus), trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypty (la stessa che può trasmettere la febbre dengue e il chikungunya) è la possibile correlazione con i casi di malformazioni fetali e in particolare la microcefalia.

Il virus è già presente in 21 paesi del continente americano, tanto che lunedì scorso, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato il virus Zika un'emergenza di sanità pubblica internazionale per le preoccupazioni circa un possibile legame tra il virus e casi di microcefalia in America Latina.

Una correlazione che ancora attende un’evidenza scientifica, anche se «ogni giorno che passa il legame tra il virus Zika e la microcefalia diventa più forte», ha affermato oggi Tom Frieden, direttore del Cdc (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) statunitense, riportato dal profilo Twitter del New York Times. La stragrande maggioranza dei contagi, ha aggiunto Frieden avviene attraverso le zanzare. Inoltre, il virus potrebbe aver causato anche un caso di una malattia neurologica in un adulto statunitense. «C'è stato un caso di sindrome di Guillain-Barrè legata allo Zika virus in Usa - ha scritto Frieden in un altro tweet - ma è difficile trovare un legame causale».

In Usa test su tutte le donne incinte rientrate da Paesi colpiti
Frieden ha ricordato anche le nuove linee guida del Cdc per le donne incinte, che consigliano di evitare i viaggi nei territori colpiti, e anche di astenersi dai rapporti o di usare il preservativo se il partner ha soggiornato nelle aree interessate dal virus.
Ma soprattutto, i Cdc esortano tutte le americane in gravidanza rientrate da zone colpite, a sottoporsi a test per verificare la possibile infezione da Zika. Anche quelle che non presentano sintomi della malattia.

Brasile: «tracce di virus attivo» in urina e saliva. Emergenza a Porto Rico
Intanto in Brasile c’è un nuovo allarme sulle forme di trasmissione del virus Zika: la fondazione Fiocruz (vincolata al ministero della Sanità) ha scoperto che anche saliva e urina possono contenere «tracce di virus attivo», ovvero con potenziale di infezione. «Non possiamo ancora affermare che il rischio di contaminazione via saliva o urina non esista, il nostro consiglio è che almeno le donne incinte evitino luoghi molto affollati», ha detto il presidente della Fiocruz, Paulo Gadelha. Mentre il Governatore di Porto Rico, Alejandro Garcia Padilla, ha dichiarato l'emergenza sanitaria per Zika.

Colombia: 3 morti, preoccupa Sindrome Guillaume-Barré
Allerta anche in Colombia dove tre persone sono morte la scorsa settimana a causa di Zika: lo ha reso noto il ministro della sanità, Alejandro Gaviria, sottolineando in particolare il nesso esistente tra il virus e la Sindrome di Guillaume-Barré. Incontrando la stampa, il ministro ha ricordato che nel paese rimane l'allerta per il possibile nesso tra Zika e la microcefalia, puntualizzando però che ora a preoccupare le autorità è soprattutto proprio il Guillaume-Barré.

Onu: consentire contraccezione e aborto
E a confermare l’escalation globale di allerta c’è la dichiarazione dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Zeid Ra'ad Al Hussein. Che chiede l’abrogazione delle leggi che limitano l'accesso ai servizi per la salute sessuale e riproduttiva, compresa la contraccezione e l'aborto, in violazione delle norme internazionali. «La difesa dei diritti umani delle donne è essenziale», ha spiegato.

«I servizi di salute sessuale e riproduttiva completi includono la contraccezione - compresa la contraccezione d'emergenza - e l'assistenza sanitaria materna e servizi di aborto sicuro nella misura massima della legge», precisa l'Onu in una nota pubblicata a Ginevra. «Il consiglio formulato da alcuni governi alle donne di ritardare la gravidanza ignora la realtà del fatto che molte donne e ragazze non possono semplicemente esercitare il controllo su se o quando o in quali circostanze rimanere incinte, soprattutto in un ambiente in cui la violenza sessuale è così comune», afferma Zeid.

Colombia: 3 morti, preoccupa Sindrome Guillaume-Barré
Tre persone sono morte la scorsa settimana in Colombia a causa del Zika: lo ha reso noto il ministro della sanità, Alejandro Gaviria, sottolineando in particolare il nesso esistente tra il virus e la Sindrome di Guillaume-Barré. Incontrando la stampa, il ministro ha ricordato che nel paese rimane l'allerta per il possibile nesso tra Zika e la microcefalia, puntualizzando però che ora a preoccupare le autorità è soprattutto proprio il Guillaume-Barré

© Riproduzione riservata