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USA

Obama sul caso Apple-Fbi: no a un paradiso per i terroristi nel cyber-spazio

NEW YORK - Il presidente americano Barack Obama «crede che una forte crittazione sia cosa buona per l'economia Usa e per la protezione delle libertà civili e della privacy dei cittadini americani. Allo stesso tempo non vogliamo permettere ai terroristi di creare un paradiso nel cyber-spazio. La buona notizia è che anche le aziende tecnologiche non vogliono che ciò succeda». A chiarire la posizione dell'amministrazione Obama è il portavoce Josh Earnest.

Nel consueto incontro con la stampa riunita alla Casa Bianca, Earnest ha spiegato che per il Commander in chief le indagini sulla sparatoria dello scorso dicembre a San Bernardino (California) - in cui una coppia ha ucciso 14 persone in un gesto ispirato all'Isis - sono «una priorità perché vogliamo apprendere tutto il possibile su quel caso così da fare i passi necessari per proteggere il nostro Paese. È esattamente quello che l'Fbi e gli inquirenti stanno cercando di fare».

Il riferimento è alla disputa tra Apple e le autorità americane, che hanno chiesto al gruppo di Cupertino di sbloccare l'iPhone che uno dei due attentatori aveva. L'azienda si è rifiutato di farlo dicendo che una simile mossa creerebbe un precedente pericoloso.

Intanto il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump, durante un evento elettorale in South Carolina, ha lanciato un appello a boicottare la Apple fino a che la casa di Cupertino non fornirà il software per sbloccare l'iPhone del killer di San Bernardino.

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