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Sicurezza, dai ministri Ue impegni ed esortazioni

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vertice straordinario interni e giustizia

Sicurezza, dai ministri Ue impegni ed esortazioni

Il ministro della Giustizia belga Koen Geens
Il ministro della Giustizia belga Koen Geens

BRUXELLES – I ministri degli Interni e della Giustizia si sono riuniti oggi pomeriggio qui a Bruxelles per rilanciare la collaborazione tra i paesi membri sulla scia dei drammatici attentati che hanno colpito il Belgio martedì scorso. Tra le altre cose, i Ventotto si sono impegnati (ancora una volta) su un maggiore scambio di informazioni, e hanno esortato il Parlamento europeo a dare un via libera rapido a una banca dati dei passeggeri aerei, per meglio seguire i movimenti dei terroristi.

Dinanzi alle critiche di molti, che accusano i Ventotto di fare poco per migliorare la collaborazione delle forze di polizia, i ministri si sono difesi. «Vi sono molte critiche, ma di passi avanti ne abbiamo fatti», ha detto il commissario all'Immigrazione Dimitri Avramopoulos, citando la nascita di un Centro europeo del controterrorismo all'Aja in gennaio. «Non disperate – ha aggiunto il ministro della Giustizia belga Koen Geens –. L'Europa alla fine trova le proprie soluzioni, così come è avvenuto per la crisi debitoria».
«Non abbiamo bisogno di nuovi piani, ma dobbiamo piuttosto mettere pienamente in pratica tutte le misure già decise nei mesi passati», ha spiegato dal canto suo in una conferenza stampa il ministro degli Interni e rappresentante della presidenza olandese dell'Unione, Ronald Plasterk, riferendosi ai vari dossiers aperti, tra cui maggiori limiti alla circolazione di armi da fuoco. «Abbiamo espresso oggi la nostra forte determinazione di agire in questo senso, rapidamente».

In un comunicato di due pagine, i ministri hanno chiesto al Parlamento europeo di approvare nella sessione parlamentare di aprile la direttiva che crea una banca dati dei passeggeri europei. In realtà, non è una banca dati europea, ma si tratta banche dati nazionali collegate le une alle altre. Secondo il testo, le compagnie aeree dovranno trasmettere i dati sui passeggeri alle autorità nazionali quando i voli sono extra-europei. Per i voli intra-europei vale la volontarietà, non l'obbligatorietà.

I governi europei, riuniti oggi pomeriggio qui a Bruxelles in una riunione ministeriale straordinaria, hanno spiegato «di voler trovare il metodo per ottenere in modo più rapido e più efficace informazioni digitali, grazie anche a una maggiore collaborazione con i paesi terzi e gli operatori di servizi attivi sul territorio europeo». Più concretamente, i Ventotto intendono discutere in giugno di questo tema, definito peraltro «complesso» nel comunicato di questa sera.

Sul versante dello scambio di informazioni, i ministri si sono impegnati a rafforzare la banca dati del Centro europeo del controterrorismo e di migliorare la collaborazione nelle indagini di polizia. In questo contesto, c'è il desiderio di mettere a punto quanto prima un sistema comunitario di riconoscimento delle impronte digitali. I governi poi hanno promesso di voler rapidamente trovare un accordo su un progetto legislativo che imporrà limiti alla vendita e alla circolazione di armi da fuoco.

La riunione di questa sera si è tenuta a due giorni da sanguinosi attentati a Bruxelles che hanno provocato la morte di 31 persone e il ferimento di altre 270. Le ultime ore sono state segnate da una confusa e imbarazzante vicenda. Uno dei terroristi-suicidi è stato espulso dalla Turchia due volte l'estate scorsa, e né l'Olanda né il Belgio l'hanno trattenuto una volta arrivato sul proprio territorio. Non è chiaro se l'errore sia stato olandese, belga, o turco, ma comunque non vi è stato sufficiente scambio di informazioni.

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