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Belgio: giallo alla centrale nucleare, per Cheffou accusa di terrorismo

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dopo la strage

Belgio: giallo alla centrale nucleare, per Cheffou accusa di terrorismo

Reuters
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La situazione in Belgio è ancora ben lontana dalla normalità. Nella mattinata di sabato, è scattato ancora un altro falso allarme bomba. Lo riferisce la Dernière Heure, sottolineando che è stato fatto brillare uno zaino, lasciato incustodito davanti a una profumeria nel quartiere di Bascule, a Bruxelles. Per precauzione tutta la zona è stata transennata, gli edifici sono stati evacuati e i trasporti pubblici bloccati.

Più grave, anche se ancora poco chiaro, l’episodio avvenuto presso la centrale nucleare di Charleroi, sempre in Belgio, dove un agente di sicurezza è stato ucciso e, secondo alcune fonti, il suo tesserino di riconoscimento rubato. Il quotidiano Derniere Heure ha pubblicato la notizia in esclusiva, ma invece, secondo Le Soir, la Procura di Charleroi avrebbe smentito ufficialmente la pista terroristica per l'omicidio di Didier Prospero, l’agente della sicurezza della centrale nucleare di Charleroi. L'uomo e il suo cane sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco giovedì sera nell'abitazione di Prospero a Froidchapelle. La Procura smentisce anche, secondo Le Soir che sia stato trafugato il suo badge.

Diversa l’interpretazione della vicenda data da Derniere Heure secondo cui si tratta di un omicidio passato completamente sotto silenzio che risale a giovedì sera. L'agente di sicurezza, insieme al suo cane, è stato ucciso in serata e il suo badge portato via. Un'indagine molto delicata per gli inquirenti, perché il tesserino dà accesso a siti particolarmente sensibili, visto che la vittima operava nel settore del nucleare.
Subito sono scattate le misure necessarie per disattivare il tesserino in questione. Ma era questo il motivo dell'omicidio? La questione resta aperta e le risposte dovranno darle gli inquirenti. Impegnati in un'indagine delicatissima, a maggior ragione dopo gli attentati di martedì all'aeroporto di Zaventem e alla stazione metro di Maalbek. Specie perché le centrali nucleari sono tra i potenziali bersagli della cellula terroristica di Parigi-Bruxelles.
Lo scorso 17 febbraio, del resto, DH aveva rivelato che il direttore del programma di ricerca e sviluppo nucleare belga era stato spiato da questa famigerata cellula terroristica. Il ministro degli Interni Jan Jambon, all'epoca, non aveva reputato utile alzare il livello di sicurezza nelle centrali nucleari del Belgio. Due settimane dopo i militari erano però stati dispiegati nei pressi delle installazioni nucleari. Posta tardivamente dopo gli attentati del 13 novembre 2015, la questione sicurezza nelle centrali nucleari è più che mai attuale e rischia di acquistare ancora più importanza.

Mandato d’arresto per Faysal Cheffou

Il giudice istruttore ha disposto il mandato d'arresto per Faycal Cheffou, il giornalista free lance, riconosciuto dal tassista come l'uomo con il cappello del commando terrorista all'aeroporto di Bruxelles. I capi di accusa riguardano l'attività terroristica.

Nella perquisizione della sua abitazione non sono state trovate armi. L'arrestato di giovedì ad Argenteuil in Francia si chiama, invece, Reda Kriket. Un altro mandato d'arresto è stato disposto per Rabah N.

L'uomo, intercettato ieri alla fermata del tram di Bruxelles, rimane in carcere. Il suo nome è Abderamane A. Mandato d'arresto anche per Aboubakar A. Torna in libertà, invece, Tawfik A. Il nome completo dell'uomo fermato ieri alla fermata del tram di Schaerbeek è Abderahmane Ameroud. Si tratta di un franco-algerino, già condannato in Afghanistan per complicita' nell'omicidio del comandante Massoud


L’aeroporto di Bruxelles riaprirà solo martedì

La decisione di chiudere lo scalo di Bruxelles Zaventem fino a tutto lunedì era stata anticipata dalla società di gestione dell'aeroporto in un tweet e poi è stata confermata da una nota. «Dopo più di quattro giorni dagli attentati, i lavori di investigazione legati all'inchiesta giudiziaria nel terminal dell'aeroporto sono stati completati», ma «la ripresa delle attività passeggeri non potrà aver luogo prima di martedì 29 marzo», spiega la società. Durante il week end di Pasqua solitamente l'aeroporto di Zaventem opera circa 600 voli al giorno. Non sono stati forniti dettagli sulle nuove misure di sicurezza, ma subito dopo gli attentati di martedì ci sono state dure critiche per la blanda sicurezza in aeroporto, che non prevedeva controlli sistematici su chi entra nella sala partenze.

Rinviata la marcia di domenica
Nel frattempo, gli organizzatori hanno rinviato la “Marcia contro la paura”, che era stata organizzata attraverso i social network per rispondere agli attentati. In precedenza, infatti, il ministro belga dell'Interno, Jan Jambon, ed il sindaco di Bruxelles, Yvan Mayeur, avevano chiesto il rinvio della marcia. «Date le capacità della polizia sul terreno e visto che la priorità è l'inchiesta, vogliamo chiedere di non manifestare domani», avevano detto in una conferenza stampa. «Condividiamo l'emozione della popolazione, ma desideriamo che le manifestazioni siamo rinviate di qualche settimana», avevano aggiunto.

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