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Bce: Eurozona vulnerabile a nuovi shock. Draghi: da giovani…

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RAPPORTO ANNUALE

Bce: Eurozona vulnerabile a nuovi shock. Draghi: da giovani disoccupati rischio di generazione perduta

«Lasciare l'unione monetaria incompleta ci rende troppo fragili e vulnerabili per essere in grado di fronteggiare futuri shock». Con queste parole il numero due della Bce Vitor Constancio, presentando il rapporto annuale della Bce, ha reiterato al Parlamento europeo il messaggio lanciato da Mario Draghi all'ultimo vertice europeo del 18 marzo confermando che le prospettive di ripresa economica e di fiducia politica nella zona euro sono direttamente collegate alla capacità dei governi degli Stati membri di procedere verso una sempre maggiore integrazione e condivisione delle politiche.

Messaggio sottolineato dalla prefazione del rapporto Bce 2015 firmata da Mario Draghi: «Le prospettive per l'economia mondiale sono circondate da incertezza. Dobbiamo fronteggiare persistenti forze disinflazionistiche. Si pongono interrogativi riguardo alla direzione in cui andrà l'Europa e alla sua capacità di tenuta a fronte di nuovi shock».

Per rinforzare la capacità di tenuta dell’area euro, la Bce ritiene necessario completare rapidamente l'unione bancaria con un sistema unico di garanzia dei depositi il cui negoziato a livello dell'Ecofin appare arenato, ha ribadito Constancio. Come è noto la discussione fra i ministri è frenata dalla resistenza tedesca a condividere le risorse per la garanzia europei dei depositi bancari fino a 100 mila euro.

«Nell'intera area dell'euro è ripartita la dinamica del credito, l'occupazione ha continuato ad aumentare e i timori di deflazione, che si erano diffusi nell'area agli inizi del 2015, sono stati interamente dissipati», scrive Draghi, aggiungendo che «il 2016 non sarà meno foriero di sfide per la Bce: le prospettive per l'economia mondiale sono circondate da incertezza e dobbiamo fronteggiare persistenti forze disinflazionistiche». La Bce non si piega «a un livello di inflazione eccessivamente bassa».

«È importante che il risanamento di bilancio sia favorevole alla crescita», scrive ancora la Bce, invitando i Paesi che devono ancora fare sforzi per l'aggiustamento dei conti, tra cui Spagna e Italia, a continuare con la spending review, a «rendere il sistema tributario più favorevole alla crescita e limitare l'evasione fiscale». In più «la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro può esercitare effetti positivi sulla crescita e sull'occupazione».

I messaggi contenuti nel rapporto annuale della Bce sono stati ribaditi oggi a Lisbona da Draghi. Il presidente della Bce è anche tornato sul tema dell’alta disoccupazione giovanile in Europa, una piaga che colpisce «la generazione più istruita di sempre» e rappresenta un vulnus significativo. Proprio «per evitare una generazione perduta dobbiamo agire velocemente», ha ammonito.

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