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Argentina, boom di domande per la prima emissione di bond da 15 anni

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ritorno sui mercati

Argentina, boom di domande per la prima emissione di bond da 15 anni

Come preannunciato nei giorni scorsi, l'Argentina ha lanciato un'emissione di titoli di Stato che pone fine all'esclusione dal mercato dei capitali che durava da 15 anni, quando la nazione sudamericana finì in default su un debito per quasi 100 miliardi di dollari. Buenos Aires ha venduto sul mercato dei capitali titoli di Stato per 10 miliardi di dollari e secondo le prime indicazioni, c'è un boom della domanda, circa 50 miliardi secondo il Financial Times. Il ricavato dell'asta - gestita da Deutsche Bank, Hsbc, JP Morgan e Santander - verrà usato per ridurre il deficit di bilancio e pagare i creditori holdout ossia quelli che nel 2001 non accettarono alcuna ristrutturazione del debito avviando una battaglia legale che ha fatto passi avanti soltanto con l'arrivo alla presidenza di Mauricio Macri.

Quella battaglia provocò nel 2014 la ricaduta del Paese in default, anche se di tipo tecnico. All'Argentina infatti fu vietato di onorare i propri impegni con i creditori che accettarono il concambio se non pagava anche i cosiddetti holdout. L'elezione alla fine dello scorso anno di Macri, un liberista convinto, ha alimentato le attese per una ripresa economica dell'Argentina. Venerdi' scorso l'agenzia di rating Moody's ha promosso Buenos Aires citando proprio il miglioramento delle prospettive economiche e un possibile accordo definitivo con i creditori holdout.

A febbraio l'Argentina raggiunse un'intesa per 4,7 miliardi di dollari con una buona parte di quei creditori. La settimana scorsa, una corte d'Appello Usa confermò la decisione di un giudice a favore della rimozione di un'ingiunzione che impediva il pagamento da parte del Paese di certi creditori spianando così la strada al ritorno sul mercato dei capitali. Le sfide comunque non mancano, inclusa la crisi economica e politica che sta colpendo il vicino Brasile. (Radiocor Plus Il Sole 24 Ore)

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