Mondo

Renzi: no a tetto su titoli di Stato alle banche. Si annuncia…

  • Abbonati
  • Accedi
il premier da new york

Renzi: no a tetto su titoli di Stato alle banche. Si annuncia battaglia all’Ecofin

NEW YORK - Dal Palazzo di Vetro Matteo Renzi ha lanciato ieri sera un attacco alla proposta olandese in seno all'Ecofin per imporre un tetto su quanti titoli di stato possono detenere le banche:«Non c'è alcuna possibilità che si accetti un percorso sui titoli di stato senza una strategia complessiva - ha detto Renzi - La posizione italiana su questo sarà molto chiara ma l'ultima cosa da fare è aprire polemiche e discussioni all'interno dell'Eurozona». La proposta olandese relativa al rischio sui bond detenuti dalle banche e all'imposizione di un tetto è sul tavolo dell'Ecofin. Ma per Renzi, che ha invece elogiato l'azione incisiva del presidente del consiglio della Banca centrale europea Mario Draghi, «la priorità oggi è della direzione della politica economica europea per la crescita e gli investimenti».

Si annunciano dunque due vertici tesi quelli di oggi e domani ad Amsterdam tra i ministri delle Finanze dell’area euro (Eurogruppo) e della Ue a 28 (Ecofin). Stamane il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgan Schaeuble, arrivando ad Amsterdam si è dichiarato apertamente «a favore» della riduzione dei rischi bancari per rompere definitivamente «il legame tra i bilanci degli istituti finanziari e i bilanci degli Stati». Ai giornalisti ha spiegato che «dobbiamo cominciare a farlo». Di qui il sostegno alle proposte della presidenza olandese dell'Ecofin che ha aperto il dibattito su una serie di opzioni per ridurre l'esposizione delle banche al rischio sovrano. Tra queste anche l'ipotesi di un tetto all'acquisto dei titoli pubblici.

Il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ha ribadito che il completamento dell'unione bancaria «è cruciale» per la stabilità della zona euro. Occorre intervenire sul «sistema comune di assicurazione dei depositi bancari, servono progressi sulla valutazione dei rischi sovrani, del peso che devono avere le esposizioni al debito sovrano nei bilanci delle società bancarie» ha aggiunto.

Renzi è a New York per l'esame di numerosi dossier nel contesto delle Nazioni Unite, primo fra tutti quello per cercare una maggioranza che consenta all'Italia di passare al primo turno nella votazione per i seggi a rotazione per il biennio 2017/18 nel Consiglio di sicurezza dell'Onu. Renzi firmerà fra poche ore il cosiddetto Cop21, lo storico accordo per l'ambiente deciso a Parigi lo scorso dicembre e ha parlato ieri davanti all'Assemblea Generale affrontando il tema dello sviluppo sostenibile lanciato delle Nazioni Unite da qui al 2030.

Ieri sera il presidente del Consiglio ha partecipato a una cena offerta dall'ex sindaco di New York Michael Bloomberg al Withney Museum in onore del segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon e di numerosi capi di stato e di governo presenti a questa sessione speciale delle Nazioni Unite.

Sempre parlando di Europa nella serata di ieri, Renzi ha aggiunto che «l'Italia si occupa con molta forza delle questioni dell'immigrazione, culturali, infrastrutturali. È bene che tutti insieme sappiamo che è il momento di fare prevalere gli interesse dell'Europa e degli europei rispetto ai piccoli interessi dei singoli stati».

© Riproduzione riservata