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Sul Brennero Berlino con Vienna: l’Italia deve fermare i migranti

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crisi dei rifugiati

Sul Brennero Berlino con Vienna: l’Italia deve fermare i migranti

FRANCOFORTE - Quel che succede al Brennero è nella mani dell'Italia, ha dichiarato il ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere, dopo un incontro a Potsdam con il suo collega austriaco, Wolfgang Sobotka.

Germania e Austria sono preoccupate dall'aumento del flusso di migranti quest'estate dalla Libia e attraverso l'Italia, ma secondo il ministro tedesco, è l'Italia che deve trattare con il Governo libico e in ogni caso è lungi dall'essere sopraffatta dagli arrivi. La Grecia, un Paese di 20 milioni di abitanti, ne ha ricevuti 60mila, l'Italia, che ha 60 milioni di abitanti, può riceverne 350mila.

Da parte tedesca e austriaca, insomma, messi da parte i dissapori sulla decisione unilaterale dell'Austria di bloccare le frontiere con i Paesi dei Balcani, decisione comunque che ha contribuito non poco a ridurre gli ingressi in Germania, alleviando il più serio problema politico per il Governo di Berlino, la responsabilità di risolvere la questione degli arrivi dal Nord Africa è soprattutto italiana. Secondo Sobotka, ci sono fra 200mila e un milione di persone che dalla Libia vogliono raggiungere l'Europa e il 70% di questi sono migranti economici ai quali va spiegato che non hanno chance di essere accolti.

Di fronte alla reazione italiana all'intenzione di Vienna di erigere barriere alla frontiera del Brennero, Sobotka ha detto che per ora l'Austria sta «preparando degli impianti», ma che non introdurrà delle barriere fino a quando la situazione non lo richieda. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aveva giudicato la decisione austriaca di bloccare il Brennero una palese violazione delle regole europee.

Il ministro austriaco ha tuttavia ammesso che trattare con i Paesi del Nord Africa è più difficile che trattare con la Turchia. I rappresentanti dei due Paesi hanno sostenuto che l'accordo con la Turchia sta funzionando. Secondo De Maiziere, la rotta dei Balcani è «un problema del passato».

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