Un altro colpo di scena in Brasile. A pochi giorni dall'avvio del processo di impeachment del presidente Dilma Rousseff, la Corte Suprema si pronuncerà sulla richiesta di apertura di un procedimento nei confronti del vicepresidente Michel Temer, attualmente capo di Stato ad interim.
Temer ha annunciato pochi giorni fa la lista dei nuovi ministri di governo e quest'ennesima svolta rimette in discussione il processo di stabilità che alcuni osservatori immaginavano avviato.
Il giudice supremo Marco Antonio Mello ha accolto la denuncia presentata dall'avvocato Mariel Marley Marra e spetterà ora al presidente della Corte suprema, Ricardo Lewandowski, definire la data per la discussione.
Se la Corte valuterà che sussistono gli estremi per l'apertura di un procedimento di impeachment anche per Temer, il caso sarà inviato alla speciale commissione della Camera, come già avvenuto per la presidente Dilma Rousseff.
È molto probabile che Temer sia sottoposto a processo anche perché i giudici della Corte suprema, nominati dall'ex presidente Lula, sono vicini a Rousseff.
Proprio ieri Henrique Meirelles, il nuovo ministro delle Finanze brasiliano, ha annunciato la nomina dell'economista Ilan Goldfajn, come nuovo presidente della banca centrale. Goldfajan è un personaggio gradito ai mercati internazionali, attuale capo economista della banca privata Itau. «Ho voluto fare l'annuncio all'apertura dei mercati - spiega Meirelles - Goldfajn è già stato direttore della politica economica della banca centrale dal 2000 al 2003 e ha
lavorato con me». Goldfajn va a rimpiazzare Alexandre Tombini.
Una nomina di grande importanza che però potrebbe essere vanificata, entro poche settimane, dall'avvio del processo a carico di Temer che, in effetti, ha commesso gli stessi “reati fiscali” di Rousseff. Ovvero firmare leggi di spesa senza la copertura finanziaria.
La crisi politico-istituzionale che vive il Brasile, da oggi si amplifica.
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