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il giudizio sulla finanziaria

Ecco le pagelle Ue: l'Italia ora soddisfa regola debito, verifica a novembre

BRUXELLES – Confermando l'atteggiamento accomodante emerso negli ultimi giorni, la Commissione europea ha dato il via libera alla Finanziaria italiana per il 2016, in cambio di nuovi impegni per il 2017. A causa di un debito ancora molto elevato e che rischia di non ridursi quest'anno, malgrado gli obblighi comunitari in tal senso, Bruxelles ha però annunciato un nuovo rapporto sull'indebitamento dell'Italia entro novembre. Sarà l'occasione per fare nuovamente il punto sulle controverse finanze italiane.

Via libera ai conti italiani, ma resta la vigilanza di Bruxelles sul debito

“Abbiamo fatto un rapporto sul debito eccessivo di tre paesi: Belgio, Finlandia e Italia – ha detto il commissario agli affari monetari Pierre Moscovici -. In questo momento prevalgono fattori rilevanti tali da considerare la situazione in linea con il Patto di Stabilità. Non vi è necessità di aprire una procedura di infrazione”.

Il caso italiano è però più controverso rispetto a quello belga e finlandese, anche perché il governo ha chiesto generosa flessibilità di bilancio nel 2016. In questo contesto, Moscovici ha spiegato in una conferenza stampa: “Abbiamo ricevuto impegni chiari che il governo italiano rispetterà l'obiettivo di deficit dell'1,8% del PIL nel 2017 e che eviterà una deviazione significativa rispetto al cammino verso il pareggio di bilancio”. In questo senso, “la Commissione rivedrà la sua valutazione dei fattori rilevanti relativi al debito in un nuovo rapporto atteso entro novembre”, sulla base anche della Finanziaria per l'anno prossimo.
Lo stesso commissario agli affari monetari ha sottolineato con voce grave che Bruxelles rimarrà “vigile” sul rispetto degli impegni italiani. La voce grave dell'uomo politico francese non deve sorprendere. L'Italia è riuscita a strappare non poche concessioni dalla Commissione europea.

Non solo ha ottenuto flessibilità di bilancio per lo 0,85% del PIL nel 2016, ma nonostante un debito alto e stabile ha evitato anche una procedura di infrazione su questo fronte. Nella sostanza, Bruxelles ha dato al governo appuntamento in autunno per valutare se la Finanziaria 2017 consente al paese di rimettere i conti in carreggiata. Nella sua analisi delle finanze pubbliche pubblicata sempre oggi, la Commissione chiede che i proventi da privatizzazioni vengano utilizzati per ridurre il debito pubblico, e che tra il 2016 e il 2017 il deficit statale venga ridotto di 0,6%. Inoltre, l'esecutivo comunitario chiede di spostare l'imposizione dalla produzione al consumo e alla proprietà. Il pacchetto di provvedimenti presentato oggi comporta anche raccomandazioni-paese. Per l'Italia queste sono cinque. Riguardano in particolare: la modernizzazione della pubblica amministrazione, la riduzione delle sofferenze bancarie, il completamento della riforma del governo degli istituti di credito, nuove misure rendere più dinamico il mercato del lavoro, la rapida approvazione della legge sulla libera concorrenza nelle professioni.

Sempre oggi, la Commissione ha deciso di prendere tempo per quanto riguarda Spagna e Portogallo, due paesi con un deficit superiore al 3,0% del PIL da molti anni. Ha dato loro appuntamento in luglio, ossia dopo le elezioni a Madrid per valutare la situazione, che potrebbe comportare la comminazione di impopolari sanzioni. Moscovici ha detto che Bruxelles ha dovuto prendere in considerazione la situazione politica (l'assenza di governo in Spagna) ed economica (la fragile ripresa congiunturale).

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