Mondo

Oracle perde la maxi-causa contro Google per Java

  • Abbonati
  • Accedi
informatica

Oracle perde la maxi-causa contro Google per Java

La sede di Google a Mountain View, California (Ansa)
La sede di Google a Mountain View, California (Ansa)

Alla fine di una vicenda giudiziaria che era iniziata nel 2010, la corte federale di San Francisco ha stabilito che Google non ha violato il copyright di Java, detenuto da Oracle, sul sistema operativo per device mobili Android.
Con questa decisione a proprio favore, il colosso di Mountain View non dovrà più pagare la ingente richiesta danni (9 miliardi di dollari) alla società fondata da Larry Ellison. Oracle avrebbe comunque, secondo alcune fonti di agenzia, deciso di ricorrere in appello.

Importante per la vittoria ottenuta da Mountain View è stata la testimonianza resa dall’ex Ceo di Google, Eric Schmidt, ora chairman della controllante Alphabet Inc, che è riuscito a convincere i giudici della corte californiana che il linguaggio di programmazione Java è stato utilizzato dai tecnici che lavorano al progetto Android per realizzare codice nuovo, e non per copiare. Prima di lavorare a Google, infatti, Schmidt lavorava a Sun Microsystem, la società che inizialmente sviluppò e commercializzò Java. Oracle acquisì Sun proprio nel 2010, ben dopo il 2006, anno in cui Sun decise di rilasciare Java sotto una licenza Open Source.

La consistente richiesta danni di Oracle deriva dal fatto che Google ha raccolto 21 miliardi di dollari di profitti da più di 3 miliardi di attivazioni di Android. Oracle ha quindi chiesto danni per 8.8 miliardi di dollari, oltre a 475 milioni di dollari dovuti, secondo la società di Redwood, alla perdita nella vendita di licenze. (f.s.)

© Riproduzione riservata