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LA CRISI DI CARACAS

Impossibile convertire i profitti in dollari: Lufthansa sospende i voli in Venezuela

Scaffali vuoti in un supermercato di Caracas (Afp)
Scaffali vuoti in un supermercato di Caracas (Afp)

Il Venezuela è sempre più isolato dal mondo. Lufthansa ha annunciato ieri sera che sospenderà i voli tra Caracas e Francoforte dal 18 giugno prossimo a causa delle difficoltà economiche che sta attraversando il Paese: lo ha reso noto la stessa compagnia aerea tedesca, secondo quanto riporta la Bbc online. Hanno contribuito alla decisione, ha indicato la società, i controlli valutari imposti dal governo Maduro, che rendono impossibile cambiare in dollari gli utili guadagnati nel Paese ed inviare i soldi all'estero. La domanda per i voli internazionali verso il Venezuela è diminuita nel 2015 e nel primo trimestre di quest'anno, ha commentato la Lufthansa, augurandosi comunque di poter ripristinare il collegamento in futuro. I controlli valutari sono stati introdotti dall'ex presidente Hugo Chavez nel 2003 e sono stati irrigiditi due anni fa costringendo numerose compagnie aeree a ridurre le loro attività nel Paese.

Il Venezuela dispone delle principali riserve di petrolio del mondo, ma la caduta dei prezzi del greggio ne ha fortemente limitato i ricavi. I cittadini sono costretti a file di ore ai negozi per razioni di cibo e prodotti fondamentali come la farina e la carta igienica. Il governo impone inoltre blackout elettrici giornalieri per limitare il consumo di energia.

Intanto le autorità e le forze dell'opposizione del Venezuela hanno avuto colloqui segreti e separati nella Repubblica Dominicana con un gruppo di ex leader mondiali, nel tentativo di trovare una via di uscita alla crisi politica. Lo hanno annunciato le autorità del Paese sudamericano, che hanno confermato le morte di un ex capo riservista dell'esercito.
I rappresentanti di entrambi gli schieramenti politici hanno incontrato nei giorni scorsi l'ex primo ministro spagnolo Jose Luis Rodriguez Zapatero, l'ex presidente dominicano Leonel Fernandez e l'ex presidente di Panama Martin Torrijos «sotto l'egida dell'Unasur, per creare - ha spiegato in una nota l'organizzazione - la «cornice per un dialogo nazionale».

Venezuela, poteri speciali a Maduro

Gli ex leader mondiali hanno riscontrato «un desiderio di dialogo da entrambi i fronti», in virtù del quale hanno proposto nuovi incontri per «concordare un'agenda che assecondi le esigenze di ciascuna e un metodo per promuovere un dialogo nazionale», ha aggiunto la nota.

Gli incontri sono il risultato dello sforzo del presidente Nicolas Maduro, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri del Venezuela, Delcy Rodriguez, che ha aggiunto che queste iniziative «promuovono la pace, il rispetto per lo stato di diritto e la sovranità dell'integrità territoriale».

La ricerca di un difficile dialogo politico si inserisce in un contesto economico sempre più drammatico: carenza ormai cronica di energia elettrica, scarsità di beni di prima necessità, ospedali al collasso, povertà in aumento. Il Paese è davvero sull’orlo del baratro e la leadership di Maduro sempre più debole.

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