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Bce alza stime su Pil e inflazione. Slitta ok a Grecia. Brexit?…

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IL CONSIGLIO DIRETTIVO

Bce alza stime su Pil e inflazione. Slitta ok a Grecia. Brexit? «Pronti a tutto»

VIENNA - La Bce, come previsto, non ha preso alcuna nuova decisione nella riunione del Consiglio direttivo che si è svolta questa mattina a Palazzo Hofburg a Vienna ma, per la prima volta da un anno, ha annunciato una lieve revisione al rialzo della stima di inflazione per quest'anno a riprova, ha sottolineato Mario Draghi, che le misure prese dalla Bce «sono efficaci». Il dato per quest'anno è stato portato allo 0,2% da 0,1% in marzo mentre quelli per il 2017 e il 2018 sono stati lasciati invariati all'1,3% e 1,6% rispettivamente.

LE STIME BCE
Variazione percentuale del Pil in termini reali e variazione percentuale annua del prezzo al consumo

È una variazione marginale ma bisogna ricordare che in marzo l'Eurotower si era vista costretta a una drastica revisione di questo stesso dato: dall'1% stimato nel dicembre scorso allo 0,1% appunto. Potrebbe essere il segnale della tanto attesa svolta sui prezzi.

Poco prima della riunione, la Bce ha annunciato che il nuovo programma di acquisti di bond societari partira' l'8 giugno e che la prima operazione delle quattro nuove Tltro, le aste condizionate al finanziamento di imprese e famiglie, avrà luogo il 22 giugno.

Per il resto, Draghi ha invitato di nuovo alla pazienza, pur promettendo che la Bce è sempre pronta a intervenire con qualsiasi strumento previsto dal suo mandato nel caso in cui lo scenario di bassa inflazione cominciasse a farsi sentire sui meccanismi di fissazione di prezzi e salari (per ora non ci sono prove in questo senso, ha detto). Prima di mettere in cantiere nuove iniziative «è necessario attuare tutte le misure decise in marzo e vederne i pieni effetti».

I tassi di interesse resteranno sui livelli attuali o più bassi per un periodo prolungato e il programma di quantitative easing durerà almeno fino a marzo 2017, ha detto Mario Draghi al termine del Consiglio direttivo, precisando che il Qe durerà fino a quando non ci sarà una correzione significativa dell'inflazione e che gli stimoli hanno riequilibrato i rischi e l’economia sta gradualmente avanzando.

“Prima di mettere in cantiere nuove iniziative è necessario attuare tutte le misure decise in marzo”

Mario Draghi 

Revisione al rialzo, finalmente, anche per le stime di crescita dell'Eurozona che per quest'anno è stata portata all'1,6% (da 1,4% in marzo e 1,7% nel dicembre scorso), invariate quelle per il 2017 a 1,7% e in marginale calo quella per il 2018 ugualmente a 1,7% (da 1,8% in marzo). Sulla crescita continuano a prevalere i rischi anche se il bilancio è in lieve miglioramento «grazie alle misure attuate e a quelle in partenza» alla Bce.

I principali rischi sono quelli derivanti dalla congiuntura globale, dall'esito del referendum in Gran Bretagna, riguardo al quale Draghi ha ribadito che la permanenza nella UE «comporta benefici per entrambe le parti», e dalle tensioni geopolitiche. Se i cittadini britannici votassero sì al referendum per l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue, ha detto Draghi, la Bce è pronta a valutare «qualsiasi ipotesi» e l’impatto dell’eventuale shock di una «Brexit». «Restare nell’Unione Europea fa bene alla Gran Bretagna e fa bene all’Europa» ha aggiunto il capo della Bce.

I TASSI DI ATENE
Rendimento dei titoli di stato greci a dieci anni

Della Grecia si è discusso ma non sono state prese decisioni in attesa che le Autorità coinvolte nell'erogazione della nuova tranche di aiuti a favore di Atene approvata a fine maggio verifichino l'effettiva attuazione delle misure concordate. Dopo di che, per la reintroduzione della deroga che permetterà alle banche elleniche di ripresentarsi alle aste di rifinanziamento europee, bisognerà attendere una prossima riunione del Consiglio.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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