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Germania, il presidente Gauck annuncia: non intendo ricandidarmi

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Germania, il presidente Gauck annuncia: non intendo ricandidarmi

Joachim Gauck (Reuters)
Joachim Gauck (Reuters)

FRANCOFORTE - Il presidente della Repubblica tedesca, Joachim Gauck, ha annunciato poco fa di non volersi ripresentare per un secondo mandato, alla scadenza di quello attuale nel febbraio 2017, creando un potenziale problema per il cancelliere Angela Merkel, già alle prese con un quadro politico complicato.

Gauck, che ha 76 anni, in una dichiarazione al palazzo presidenziale di Bellevue, ha parlato di «decisione difficile» e ha affermato di voler rinunciare alla ricandidatura per ragioni di età (avrebbe avuto 82 anni alla fine del secondo mandato quinquennale), nonostante la sua popolarità.

Un sondaggio condotto dalla tv pubblica tedesca nel fine settimana, quando già trapelavano indiscrezioni che il capo dello Stato avrebbe potuto lasciare, ha rivelato che il 70% degli interpellati era a favore di un suo secondo mandato. Il presidente federale non ha funzioni esecutive ed è un simbolo dell'unità del Paese, ma può essere portatore, come nel caso di Gauck, di una forte autorità morale.

“Gauck, pastore protestante, ha una forte autorità morale ed è un simbolo dell’unità del Paese: l’anno scorso si era schierato con la Merkel sull’apertura ai rifugiati ”

 

Eletto nel 2012 nonostante non fosse il favorito del cancelliere, che già nel 2010 gli aveva preferito Christian Wolff, poi travolto da uno scandalo finanziario, Gauck, un pastore protestante, è molto rispettato dall’opinione pubblica anche per il suo ruolo di leader della opposizione al regime comunista della Germania est prima della riunificazione.

Lo scorso anno si era schierato, seppure con alcuni distinguo, su posizioni vicine alla linea della signora Merkel su una delle scelte più controverse del Governo, l'apertura ai rifugiati.

L'uscita di scena del presidente tuttavia complica le cose per il capo del Governo, soprattutto in quanto la successione rischia di creare nuove tensioni all'interno della grande coalizione di governo, composta dalla Cdu/Csu e dai socialdemocratici della Spd.

Secondo l'ala più conservatrice dell'unione democristiana, il candidato naturale sarebbe l'attuale ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, il decano dei parlamentari tedeschi, con oltre quarant'anni al Buindestag. Il cancelliere ha già stoppato in passato la sua possibile indicazione per il Bellevue, ma stavolta, secondo indiscrezioni, non si opporrebbe se il ministro volesse fortemente la carica. Altri esponenti democristiani ritengono però che Schäuble debba restare al suo posto, in quanto difensore della linea del rigore fiscale.

Altri nomi della galassia democristiana sono il presidente del Bundestag, Norbert Lammert, e la deputata bavarese Gerda Hasselfeldt, che non solo sarebbe la prima donna alla presidenza, ma potrebbe servire a Merkel anche a ricucire lo strappo con la Csu, il partito gemello della Baviera, con cui si è scontrata duramente sulla gestione della crisi dei rifugiati.

Per i socialdemocratici, il nome più forte, e che potrebbe raccogliere consensi anche negli altri partiti, è l'attuale ministro degli Esteri, Frank-Walter Steinmeier, anch'egli molto rispettato, e che ha già detto di non volersi presentare alle elezioni politiche del prossimo anno come candidato cancelliere per la Spd.

I socialdemocratici potrebbero essere anche tentati di presentare un candidato insieme ai Verdi e alla sinistra della Linke, accentuando le divisioni nella maggioranza di governo.

È sempre possibile poi che spunti una figura al di sopra delle parti, come fu Gauck, che ebbe il voto di tutti i partiti, meno la Linke. Il fatto che il voto spetti al Bundestag e a un uguale numero di rappresentanti delle regioni, è un incentivo alle larghe intese.

Per il cancelliere Merkel, tuttavia, l'imperativo sarà soprattutto chiudere la vicenda in tempi brevi, in modo da non attizzare le divisioni interne della coalizione ed evitare ogni ripercussione della scelta del presidente sulla campagna per le politiche del settembre 2017.

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