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Tango bond, i rimborsi partono dal 30 giugno. Entro metà luglio …

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Tango bond, i rimborsi partono dal 30 giugno. Entro metà luglio tutti avranno incassato

  • –di Roberto Da Rin

L'ora del riscatto. I 50mila obbligazionisti italiani in possesso di tangobond emessi dall'Argentina potranno incassare entro pochi giorni. Si tratta dei titoli rimasti in mano ai sottoscrittori all'indomani del default argentino del dicembre 2001. Vi è stata piena adesione (100%) alla proposta di chiusura della trattativa tra la Task force argentina (Tfa) guidata da Nicola Stock e il governo argentino. L'accordo prevede il rimborso del 150% del valore nominale dei titoli.
A partire dal 30 giugno inizieranno i pagamenti sui conti correnti degli obbligazionisti. Ed entro metà luglio tutti i possessori di tango bond dovrebbero essere rimborsati.
Lo ha annunciato la Tfa, l'associazione promossa dall'Abi e presieduta da Nicola Stock che ha assistito gratuitamente i bondholder italiani nel lungo arbitrato presso l'Icsid.
Stock ha dichiarato al Sole-24Ore che «è allo studio con il governo argentino una soluzione anche per i risparmiatori che non hanno aderito alla Tfa e che tecnicamente sono esclusi dal rimborso».

“L’accordo siglato con Buenos Aires prevede ora, quale risarcimento patrimoniale, il pagamento di un importo pari al 150% del valore nominale delle obbligazioni ”

 

L'accordo con l'Argentina è stato firmato dalla Tfa ad aprile ed è conseguenza del cambiamento di orientamento del Paese latinoamericano sulla vicenda del debito finito in default. Il nuovo presidente Mauricio Macri ha voltato pagina, non solo per scrivere un nuovo capitolo nelle relazioni internazionali ma soprattutto per potere emettere debito sul mercato internazionale.

La firma dell'accordo con la Tfa ha portato all'estinzione dell'arbitrato presso l'Icsid che non si era ancora concluso anche se mancava soltanto la sentenza. L'accordo siglato con Buenos Aires prevede ora, quale risarcimento patrimoniale, il pagamento in denaro di un importo pari al 150% del valore nominale delle obbligazioni. L'importo sarà pagato in dollari Usa per i bond denominati in quella valuta, in euro per le obbligazioni denominate all'epoca in marchi tedeschi, lire e pesetas. Per chi deteneva obbligazioni dell'Argentina denominate in franchi svizzeri o in yen, queste saranno pagate al tasso di cambio medio fissato tra le ore 14 e le ore 15 dello scorso 22 aprile.

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