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VERSO IL REFERENDUM

La notte più lunga della Gran Bretagna: come seguire lo spoglio del referendum

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LONDRA - L'unica certezza è che sarà la notte più lunga della politica britannica. Il risultato del referendum è difficile da prevedere, benché gli ultimi sondaggi vedano un vantaggio per il fronte pro-Ue. Un'alta percentuale di indecisi però solo nell'urna opterà per restare nella Ue o per Brexit. In assenza di exit poll ufficiali bisognerà aspettare i risultati per sapere cosa ha deciso l'elettorato britannico, anche se i sondaggi diffusi appena dopo la chiusura dei seggi hanno trasmesso un certo ottimismo ai sostenitori dell’Unione Europea.

Le urne sono aperte dalle 7 del mattino alle 22. La Commissione Elettorale ha detto di attendersi un'affluenza intorno all'80%, molto superiore a quella delle elezioni politiche che di solito è intorno al 60-65 per cento.
Secondo le nuove regole entrate in vigore dopo il caos alle elezioni del 2010, chi è in coda per votare alle ore 22 ha il diritto di mettere la croce sulla scheda anche oltre l'orario limite. Appena concluse le operazioni di voto, le urne sono state sigillate e portate nelle circoscrizioni locali dove è iniziato il conteggio a mano delle schede.

La Gran Bretagna è stata divisa in 382 circoscrizioni elettorali a livello locale, tra le quali una in Irlanda del Nord e una a Gibilterra). I risultati verranno trasmessi a 12 centri regionali che li verificheranno e poi li trasmetteranno al centro nazionale a Manchester, dove avverrà l'annuncio ufficiale del risultato venerdì mattina «all'ora di colazione».

Ogni circoscrizione verificherà il numero di schede valide e annuncerà quante sono, poi passerà i risultati al centro regionale. Per avere un'indicazione di come sta andando il voto bisognerà fare attenzione all'affluenza e ai numeri via via comunicati dalle circoscrizioni. Vincerà infatti chi ottiene anche un solo voto in più del 50% delle schede valide.
È già prevista, come a ogni elezione, una corsa a chi arriva per primo. In pole position si presenta Sunderland, cittadina inglese che da anni si vanta di avere gli scrutatori più veloci del Regno, che ha concluso le operazioni verso le 1.20 ora italiana. Le previsioni erano che Sunderland fosse nettamente a favore di Brexit.

Poco dopo seguiranno Newcastle upon Tyne e la City di Londra, che dovrebbero entrambe schierarsi a favore di Remain. E poi via via seguiranno le altre circoscrizioni. Secondo la rapidità degli scrutatori e il tipo di circoscrizioni elettorali che dichiarano i risultati per prime, si potrebbe avere un'indicazione dell'andamento già verso le 3,30 del mattino, quando circa 200 circoscrizioni dovrebbero avere concluso le operazioni di spoglio.

I risultati di alcune circoscrizioni-chiave potrebbero dare un segnale importante e inequivocabile anche prima. Ad esempio, se da un qualsiasi città scozzese venisse fuori un voto pro-Brexit, sarebbe una pessima notizia per il fronte pro-Ue perchè le previsioni sono che la Scozia, tradizionalmente filo-europea, voti per Remain. Allo stesso modo se Sunderland o qualsiasi città dell'Essex, contea vicino a Londra considerata la roccaforte dei Brexiters, votassero a favore di Remain allora sarebbe un segnale che molti elettori hanno cambiato idea alla vigilia del referendum.

Secondo gli esperti, però, e con buona pace degli impazienti, le circoscrizioni «certe» non riserveranno sorprese e bisognerà quindi attendere più a lungo, fino a quanto la maggior parte dei risultati sono stati annunciati, per capire chi ha vinto.
Lo scenario peggiore è di un risultato così sul filo di lana che uno degli schieramenti lo contesti e chieda un nuovo conteggio. L'aspettativa e la speranza è però che a Manchester venerdì mattina Jenny Watson, presidente della Commissione Elettorale, sia in grado di annuciare un risultato certo, netto e definitivo. Che in un modo o nell'altro cambierà il futuro della Gran Bretagna, e dell'Europa.

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