Elon Musk ha deciso di consolidare le disparate attività del suo impero imprenditoriale, fondendo la Tesla con asset nell'energia solare in un'operazione interamente in azioni da 2,8 miliardi di dollari. Musk e' azionista di controllo e presidente sia del leader dell'auto elettrica che di SolarCity, le due società che verrebbero combinate. Nel dopo mercato, i titoli Tesla hanno ceduto il 12% e quelli di SolarCity hanno invece guadagnato il 15% in reazione alla notizia.
Musk ha avanzato la sua proposta, che valuta la società dell'energia rinnovabile con un premio fino al 30%, in una lettera indirizzata all'amministratore delegato di SolarCity. Il chief executive, Lyndon Rive, è anche suo cugino, figlio della sorella gemella della madre di Musk.
«Invece di compiere tre viaggi per mettere un caricatore, pannelli solari e batteria, potrai integrare il tutto in una singola visita», ha dichiarato Musk ai giornalisti.
Come spiegare allora la reazione negativa del titolo Tesla nel dopo-Borsa? «Gli investitori vogliono che l’azienda si concentri sul business delle Tesla - osserva l’analista Ivan Feinseth di Tigress Financial Partners - La sensazione è che questa mossa sposti il focus del business di Tesla e metta sotto pressione le finanze dell’azienda, che ha tuttora bisogno di molto cash». SolarCity ha in tutto 6,24 miliardi di dollari di passività finanziarie. Pur essendo leader di mercato negli Usa per i pannelli solari nel settore dell’edilizia residenziale, SolarCity è cronicamente in perdita e il titolo ha lasciato sul terrno il 60% dall’inizio dell’anno.
I pannelli solari saranno d’ora in avanti venduti con il marchio Tesla, che sta cercando di espandere il mercato dell’auto elettrica con il Model 3, una vettura da 35mila dollari in commercio dalla fine del prossimo anno. Elon Musk detiene personalmente il 19% di Tesla e il 22% di SolarCity. L’accordo sarà sottoposto agli azionisti al termine della due diligence.
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